8 febbraio 2016 ore: 15:28
Disabilità

Disabilità, dalla scuola al progetto di vita. "Ripartire dagli studenti"

Confronto a Palermo con i rappresentanti delle istituzioni, moderato dalla garante regionale della disabilità. Davide Faraone, sottosegretario all'Istruzione: "La scuola in tema di disabilità deve essere in grado di lavorare in rete per attivare un percorso che tenga insieme tutti gli aspetti"
Alunni disabili a scuola

PALERMO – La garanzia dei diritti e la qualità dei servizi ai ragazzi con disabilità a partire dalla scuola ma anche nell’ottica di un progetto individuale di vita che li accompagni quando saranno adulti. A partire da questo assunto diversi rappresentanti istituzionali si sono confrontati questa mattina presso la sala Cocchiara del Cnr a Palermo nell’ambito del convegno su “La scuola e la persona con disabilità: dal piano educativo al progetto individualizzato di vita”, moderato dalla garante regionale della disabilità Giovanna Gambino. 

"Le normative in Sicilia esistono ma si devono applicare concretamente per cercare di dare risposte sempre più esaurienti ai disabili e alle loro famiglie. L'evento, all'insegna del confronto e della condivisione - afferma la garante Giovanna Gambino -, vuole valorizzare la promozione del processo di cambiamento della scuola individuata come sede privilegiata per la costruzione del progetto individualizzato di vita: luogo di vita quotidiana per ogni persona che cresce, luogo naturale di vita dove esistono la risorsa dei pari ed il tutoraggio per chi vive il limite della fragilità". 

"La scuola in tema di disabilità deve essere in grado di lavorare in rete - dice Davide Faraone sottosegretario di Stato alla scuola - per attivare un percorso che tenga insieme tutti gli aspetti. Per questo occorre costruire un lavoro sinergico tra scuola e dopo scuola insieme alle famiglie con tutti gli attori. Tutto va tenuto insieme per costruire i progetti a favore del disabile. La prima cosa è quindi puntare ad un coordinamento che parta intanto dall’analisi per poi capire come attivarsi avvalendosi di tutti gli strumenti: partire dalla conoscenza della situazione per riuscire a fare programmazione per interventi sempre più uniformi e concretamente efficaci. Nello stesso tempo dobbiamo favorire per gli insegnanti dei percorsi formativi che siano all’altezza della situazione per dare risposte migliori e specifiche a tutte le disabilità. Un altro punto importante è quello di ritornare a discutere con le famiglie e con i ragazzi con disabilità per capire i bisogni reali senza ridurre il tema esclusivamente alle posizioni sindacali degli insegnanti. Partiamo, quindi, soprattutto dalla popolazione studentesca". 

“Il sistema può essere migliorato nel suo complesso – afferma il sindaco Leoluca Orlando e presidente regionale dell’Anci - soltanto a partire dalla massima collaborazione inter-istituzionale. Abbiamo chiesto come Anci al garante un incontro con comuni, regione e Asp per potere affrontare i temi più forti in chiave collaborativa per migliorare l’intervento individualizzato alle persone con disabilità. La persona disabile ha bisogno oggi di un interlocutore organico con cui interfacciarsi". "In tema di scuola, la regione assegna alle amministrazioni comunali - continua Orlando - non solo l’assistenza specialistica ma anche quella igienico sanitaria con una operazione che rientra nel suo risanamento finanziario, trasferendo ai comuni le competenze ma non trasferendo risorse e cioè tagliando i servizi. Palermo ha investito, nonostante tutto, per l’assistenza specialistica tre milioni di euro per 1050 ragazzi delle scuole di sua competenze. Alle scuole superiori poi la situazione diventa disastrosa perché le province sono sostanzialmente senza risorse. I ragazzi delle scuole inferiori vengono travolti da un sistema che poi non dà continuità sul piano dei servizi scoraggiando, quindi, il proseguimento degli studi. Per questo ci appelliamo alla regione. Per il dopo-scuola abbiamo, invece una legge che prevede l’inserimento lavorativo di chi ha una disabilità con percorsi specifici ma non è stata mai attivata. Chiediamo alla garante che chieda alla regione di applicare la legge”. 

“A 24 anni dalla legge 104 ormai ci sono domande a cui dobbiamo rispondere – sottolinea Maurizio Gentile dell’ufficio scolastico regionale -. Ma l’integrazione scolastica e l'inclusione sono solo un problema scolastico? Dobbiamo assolutamente superare la cultura assistenziale perché è tempo di pensare ai ragazzi con disabilità come gli adulti per cui dobbiamo riconoscere un progetto di vita più grande. Ricordiamoci sempre che dietro le etichette ci sono persone. L'inclusione oggi deve diventare una condizione di accoglienza etica incondizionata che va garantita a tutti i livelli per un etica della responsabilità che è di tutti. In Sicilia abbiamo 23 mila 595 giovani disabili di cui 11.960 individuati con la legge 104. Il 47% sono minori disabili in situazione di gravità. 14.545 sono gli insegnanti di sostegno con un trend di posti che è cresciuto nell’Isola. Certamente questo ci deve portare a lavorare concretamente sulla programmazione didattica personalizzata che riguardi lo studente disabile. Solo a Palermo ci sono oltre 920 assistenti specialistici per il lavoro dell’integrazione insieme ai docenti. C’è però bisogno di una integrazione gestionale con divisione di competenze e di ruoli". (set) 

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