Disabilità e barriere, ecco la "pagella" delle città più vivibili
ROMA - Cremona, Ferrara, Siracusa e Torino: sono queste le città al vertice della classifica stilata da Anmil, Associazione italiana mutilati e invalidi del lavoro, che ha avviato un’indagine attraverso gli oltre 400 mila iscritti e le sedi regionali e stilato, con le segnalazione ricevute, la “pagella” (voti da 1 a 10) della vivibilità e dell’accessibilità -delle provincie d’Italia. Oltre 100 quelle sotto la lente d’ingrandimento degli osservatori, tra cui persone con disabilità motoria e referenti territoriali, che hanno monitorato la presenza di barriere architettoniche in luoghi pubblici e privati.
Si tratta di una prima indagine che “annuncia uno studio più approfondito che sarà realizzato in collaborazione con la Fand (lFederazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità composta da Anmic, Anmil, Ens, Uici, Unms, Anglat e Arpa)”, spiega il Presidente nazionale Anmil e Fand, Franco Bettoni. L’obiettivo di questa iniziativa è cambiare la mentalità soprattutto nel privato. Se, infatti, negli enti pubblici l’investimento di risorse dedicate e le battaglie vinte da cittadini e associazioni stanno cambiando le cose, occorre lavorare sulla consapevolezza che le persone disabili hanno gli stessi diritti di tutti a fruire anche di negozi, bar e ristoranti.
La "pagella". Se le città al vertice della classifica ottengono un bell’otto (nessuna ottiene il massimo dei voti), agli ultimi posti (con un punteggio di 2) si collocano Agrigento, Campobasso e L'Aquila. Napoli, Venezia e Roma non vanno oltre il 4 e Firenze si ferma appena sotto la sufficienza con un 5. Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento, Verbania conquistano un 7 e mezzo mentre Reggio Emilia, Latina, Ravenna, Rimini, Verona e Brescia si fermano a 7.