30 dicembre 2021 ore: 11:10
Disabilità

Disabilità e caregiver in ospedale, “urgente approvazione della proposta di legge”

Le associazioni dei caregiver Oltre lo sguardo ed Hermes denunciano; “Ancora ferma in Commissione Affari sociali della Camera una rilevante proposta, che garantisce diritto alla cura e continuità assistenziale delle persone con disabilità in caso di ricovero”
Corsia ospedale - salute - sanità - covid - anziani

ROMA - "E' ancora ferma ai lavori della XII commissione Affari sociali della Camera dei deputati una rilevante proposta di legge che riguarda centinaia di migliaia di persone con disabilità”: è quanto ricordano e denunciano le associazioni di caregiver Oltre lo Sguardo ed Hermes, facendo riferimento alla proposta di legge C. 3037, depositata in data 21 aprile 2021 da Alessandro Amitrano, dal titolo “Disposizioni per garantire il diritto alla cura e alla continuità assistenziale delle persone con disabilità in caso di ricovero ospedaliero”.

“La proposta di legge – spiegano le associazioni - oltre che rispondere a quanto già previsto dalla convenzione Onu e mai applicato, rende stabili e definitive tutte le misure di cura e assistenza per le persone con disabilità in caso di ricovero ospedaliero, tra cui anche gli accessi in Day Hospital. L'obbligatorietà della presenza del caregiver è solo una delle misure previste e non riguarda soltanto le condizioni relative alle infezioni da Covid-19, così come previsto dal Dpcm del 2 Marzo 2021 che è da intendersi quale misura emergenziale e temporanea. Si sottolinea l'urgenza di sostenere il percorso legislativo per l'approvazione entro i termini della attuale legislatura".
Un'urgenza che si rende evidente ogni giorno, di fronte alle innumerevoli difficoltà che incontrano i caregiver nel reclamare questo diritto: "Proprio stamattina sono dovuta intervenire personalmente per risolvere un problema al policlinico Casilino - ci racconta Elena Improta, presidente di Oltre lo sguardo - Veniva impedito alla figlia di una signora anziana non autosufficiente di rimanere con lei in Pronto soccorso. Quando abbiamo ricordato quanto previsto nel Dpcm, ci è stato risposto che il decreto scaduto. E' stato necessario chiamare il primario per risolvere la questione e ottenere che la figlia fosse lasciata entrare. Questo dimostra che, fin quando non ci sarà una legge, sarà sempre difficile e faticoso far rispettare questo diritto fondamentale". 

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