Disabilità: gay e etero ai colloqui per assistente sessuale, soprattutto donne
boxBOLOGNA – Le domande arrivate per il corso di assistente sessuale sono una sessantina: più donne che uomini, tra i 25 e i 50 anni; sono state spedite da tutta Italia, da Venezia a Palermo: “Ci sono etero e omosessuali, in modo da rispondere a tutte le esigenze dei disabili”, spiega Maximiliano Ulivieri, fondatore del ‘Comitato per la promozione dell’assistenza sessuale in Italia’ (per il progetto, www.lovegiver.it). Di quei 60, 35 sono le persone che si sono rese disponibili ad andare a Roma per incontrare, per un primo colloquio, Fabrizio Quattrini, psicologo, psicoterapeuta, sessuologo e presidente dell’Istituto italiano di sessuologia scientifica (Iiss) della capitale: “Gli altri hanno rinunciato, chi per problemi economici chi per scarsa motivazione: i colloqui si concludono domani”.
I candidati, al momento dell’incontro con Quattrini, sono stati sottoposti anche a un questionario: “18 pagine di domande per cercare di inquadrare la persona, per conoscere l’orientamento sessuale, la religione e, nei limiti del possibile, la sua vita quotidiana”. Ancora non è stato deciso il numero che alla fine, concretamente, potrà accedere al corso – previsto in partenza il prossimo autunno/inverno – ma si suppone potrà aggirarsi intorno ai 30. Per ora, via alla valutazione dei test per rintracciare i profili idonei: “Fabrizio Quattrini è molto contento: dice che la maggior parte dei candidati che ha incontrato può far bene, l’impressione che ha avuto è ottima. È soddisfatto soprattutto perché è riuscito a trasmettere il valore del corso: un valore non solo per i disabili che poi potranno usufruire delle professionalità acquisite, ma anche per gli ‘allievi’. Sarà un percorso condiviso e innovativo di crescita che insegnerà a tutti a viversi meglio”. Chi passerà allo step successivo arriverà a Bologna per approfondire la conoscenza direttamente con Ulivieri. “Abbiamo già individuato le figure che porteranno la loro esperienza al corso: ci sarà un sessuologo – Quattrini, nello specifico –, uno psicologo e un medico per descrivere le varie disabilità e i relativi comportamenti da mantenere. Ci saranno due assistenti sessuali che lavorano da più di 10 anni, uno dalla Svizzera e uno dalla Germania, un uomo e una donna. Poi, mi piacerebbe ci fosse anche una persona incaricata di insegnare arti diverse da quelle europee, magari orientali. Insomma, siamo al lavoro”. (ambra notari)