23 ottobre 2017 ore: 14:22
Disabilità

Disabilità, il vescovo di Palermo si impegna a salvare il personale dell'Opera Ruffini

Monsignor Corrado Lorefice che presiede l'Opcr, ha rassicurato i 43 dipendenti che, a causa della grave situazione debitoria che ammonta a due milioni e mezzo di euro, rischiano il posto di lavoro. L'ente si occupa di assistenza ad anziani e disabili. Lavoratori senza stipendio da molti mesi
Mons. Corrado Lorefice

PALERMO - "Come padre di questa città non posso permettere che le famiglie perdano il posto di lavoro e nello stesso tempo vengano meno gli importanti servizi sociali che vengono svolti all'interno degli immobili fondati dal cardinale Ernesto Ruffini". Con queste parole, l'arcivescovo di Palermo mons. Corrado Lorefice che presiede l'Opcr, ha rassicurato i 43 dipendenti che, a causa della grave situazione debitoria che ammonta a due milioni e mezzo di euro, rischierebbero il posto di lavoro.

"I lavoratori dell’ente sanno quanto mi stanno a cuore. In questo momento così delicato - continua mons. Lorefice - vorrei richiamare tutti ad un atteggiamento di piena co-responsabilità che ci proietta in avanti nella speranza che la situazione migliorerà. Soltanto insieme e tutti uniti possiamo prendere le scelte migliori in una prospettiva di crescita comune. Il vescovo non taglierà la testa a nessuno. Solo con la solidarietà possiamo venirne fuori". Tra le cause del deficit, Lorefice rintraccia da un lato il ritardo nel pagamento dei crediti da parte della pubblica amministrazione, per la quale l’ente svolge molti servizi di utilità pubblica: dall’assistenza agli anziani a quella ai disabili. 

Oggi è previsto un incontro con i lavoratori per chiedere di sottoscrivere la proposta dopo oltre otto mesi di trattative con le organizzazioni sindacali. Il cda propone 8 mensilità ai lavoratori per il 2017 e una riduzione delle ore lavorative e inoltre, conta, tramite i prepensionamenti del prossimo anno, di recuperare le somme e ripristinare la situazione originaria.

I dipendenti dell’Opera Pia, che ancora devono ricevere 11 mensilità, sono in tutto 43, molti svolgono più servizi in varie strutture: in 12 lavorano nella scuola per il servizio sociale Santa Silvia, che conta 250 studenti iscritti all’anno; tre sono in amministrazione; altri sei presso il Villaggio dell’ospitalità “Maria SS. Immacolata” dove risiedono anziani; 15 al centro diurno di riabilitazione per disabili “Cor” e 7 all’asilo nido della Guadagna “Pesciolino Nemo”.

"Se siamo arrivati a questa situazione debitoria, sicuramente ci sono delle responsabilità individuali che stiamo accertando - ha detto il vicepresidente del cda dell'Opcr Alfredo Sigillò - ma anche l’azzeramento dei fondi pubblici regionali destinati alle Ipab ha portato a questa situazione. Ricevevamo fondi anche per 1 milione di euro e adesso siamo a zero o al massimo a 100 mila euro con lo stesso numero di dipendenti".

Una crisi quella dell'Opera Pia che affonda le radici nel 2015, l’anno che ha fatto registrare il peggior risultato economico con la cifra record di 1,66 milioni di euro di debiti. A questa va aggiunta una previsione di disavanzo di 500 mila euro per il 2016 e di 300 mila euro per l’anno in corso. Ad agosto, nel corso di un confronto con i sindacati, l’ente tesoriere ha evidenziato lo sforamento delle risorse finanziarie utilizzabili a debito e ha disposto l’immediato blocco dei pagamenti. Da allora, i lavoratori sono senza stipendio e si fa fatica a pagare i fornitori.

"Dietro i numeri - ha infine ribadito, visibilmente commosso, mons.Corrado Lorefice - per me cristiano e vescovo, ci sono persone e non cose, ci sono famiglie, case, pane, vita. Pertanto lancio quest’appello forte, onesto, responsabile e lucido a tutti i lavoratori ad aderire alla proposta di riduzione del monte ore da 36 a 30 ore settimanali. Parlo come padre e non posso che fare di tutto affinchè nessuno perda il posto di lavoro e non posso che fare di tutto verso chi è destinatario di servizi che riguardano le fasce più deboli della nostra società. Con il sacrificio di tutti, nell'onestà, nella legalità e con il lavoro sodo, riusciremo insieme a ridare luce all'Opera Pia Cardinale Ruffini e impediremo che la nostra città posa soffrire l'irrimediabile chiusura dei servizi". 

Fondata nel 1952, l'Opera Pia Cardinale Ernesto Ruffini è un ente che ha natura giuridica pubblica (I.P.A.B.) che riunisce la maggior parte delle numerose opere sociali promosse dal cardinale E. Ruffini, arcivescovo di Palermo dal 1946 al 1967, a favore delle fasce più deboli della popolazione. Il consiglio di amministrazione dell'Opcer è composto dall'arcivescovo pro tempore della diocesi di Palermo da un vice presidente da lui designato e da un rappresentante del presidente della Regione Siciliana. (set)

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