2 luglio 2014 ore: 17:19
Disabilità

Disabilità, la battaglia di Iacopo: “Single per colpa degli autobus”

Il giovane toscano l'ha lanciata nel suo blog e su twitter con l’hashtag #voglioprendereiltreno. Appello ai politici per l'abbattimento delle barriere architettoniche sui mezzi pubblici. Il governatore Enrico Rossi si schiera al suo fianco su Facebook
Jacopo Melio

Jacopo Melio

Jacopo Melio
Jacopo Melio

FIRENZE – Si chiama #vorreiprendereiltreno ed è l’hashtag che simboleggia la battaglia di un ragazzo disabile toscano per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Il giovane in questione si chiama Iacopo Melio, ha 24 anni, è toscano e in più di una circostanza ha avuto non pochi problemi di spostamento a causa di barriere architettoniche nei trasporti pubblici. La sua battaglia è stata adottata dal presidente della Regione Enrico Rossi, che su Facebook ha scritto: “Questa è una battaglia di civiltà condotta in modo civile. Grazie Jacopo. Sono con te!”.

Dopo che Iacopo ha lanciato su twitter il suo hashtag, in centinaia hanno risposto condividendo la sua battaglia, nata anche grazie al suo blog, dove scrive: “Sono single per colpa degli autobus: politici, aiutatemi!!”. Su twitter Jacopo ha dialogato anche con l’ex ministro all’Istruzione Maria Chiara Carrozza. “Qualche settimana fa su twitter ho avuto il piacere di scambiare due brevissime battute con Maria Chiara Carrozza. Ho voluto romperle bonariamente le scatole, ricordandole quanto difficile sia la vita dei comuni cittadini, troppo spesso trattati con pesi e misure diverse rispetto alla classe politica. A maggior ragione se il cittadino in questione è disabile, dovendo affrontare oltre ai classici problemi quotidiani ogni genere possibile di barriera: da quella architettonica a quella culturale e sociale. Così, anche la normale abitudine di prendere un mezzo di trasporto pubblico, diventa una vera impresa se non addirittura un’utopia!”.

Il giovane disabile nel suo blog si rivolge direttamente ai politici: “Cari politici, se non volete sforzarvi di immaginare cosa significhi dover chiamare ogni santa volta una stazione ferroviaria per sapere se, a una cert’ora, il treno sarà attrezzato con una pedana; se non riuscite a comprendere il disagio di aspettare una, due, tre fermate in più sperando che il bus successivo sia finalmente quello agibile; se la vostra vescica non è abbastanza 'elastica' da immedesimarsi in una che, per un bagno non a norma in un vagone, è allenata per trattenere la pipì per intere tratte… Cercate almeno di capire quanto, a lungo andare, sia triste essere single. Sì, avete capito bene. Se io sono single è solo colpa degli autobus!! Pensateci bene… Io la ragazza dei miei sogni, se non monto su un mezzo pubblico, proprio non la potrò mai trovare”. 

E conclude: “Sono stanco di essere single “per scelta”. Vostra, ovviamente. Già, ve lo chiedo solo per quello: fatemi prendere ‘sto benedetto autobus! Perché alla fin fine, come si dice, quando c’è l’amore c’è tutto…”.

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