Disabilità: le persone con sindrome Down in Italia
Le anomalie cromosomiche, soprattutto le trisomie, sono un evento abbastanza frequente che interessa circa il 9% di tutti i concepimenti (alla nascita però solo lo 0,6% dei nati presenta un’anomalia cromosomica a causa dell’elevatissima quota di embrioni che va incontro ad un aborto spontaneo). L’incidenza delle anomalie cromosomiche in generale, e quelle della Trisomia 21 in particolare, è assolutamente costante nelle diverse popolazioni, nel tempo e nello spazio. Tutte le possibili ipotesi eziologiche formulabili (agenti chimici, radiazioni ionizzanti, infezioni virali, alterazioni metaboliche o endocrine materne) non sono state mai avvalorate dalle molte ricerche condotte.
Le cause precise che determinano l’insorgenza della sindrome di down sono ancora sconosciute. Numerose indagini epidemiologiche hanno comunque messo in evidenza che l’incidenza aumenta con l’aumentare dell’età materna: inferiore a 30 anni 1 su 1.500; 30-34 anni 1 su 580; 35-39 1 su 280; 40-44 anni 1 su 70; oltre 45 anni 1 su 38. L’altro fattore di rischio dimostrato è avere avuto un precedente figlio con la sindrome.
In Italia 1 bambino su 1.200 che nasce è affetto da sindrome di down. Grazie allo sviluppo della medicina e alle maggiori cure dedicate a queste persone la durata della loro vita si è molto allungata così che si può ora parlare di un’aspettativa di 62 anni, destinata ulteriormente a crescere in futuro.
Secondo una stima dell'Aipd (Associazione italiana persone down), vivono in Italia circa 38 mila persone con sindrome di down di cui il 61% ha più di 25 anni.
In tutto il mondo il 21 marzo si celebra la Giornata sulla sindrome di Down.
Libri
Le famiglie dei bambini down
Bambino per sempre
Associazioni
Apid - Associazione italiana down
Coordown - Coordinamento nazionale associazioni delle persone con sindrome di down