23 febbraio 2016 ore: 15:07
Disabilità

Disabilità: nomenclatore, arriva l’aggiornamento del ministero

La proposta sarà presentata entro febbraio al ministero dell’Economia. “Sono stati inseriti gli ausili e i dispositivi che l’evoluzione scientifica e tecnologica ha reso disponibili”. Associazione Coscioni: “Il 10 marzo scadono i termini della diffida. Valutiamo procedimento giudiziario per i danni recati ai malati”
Disabilità. Nomenclatore

ROMA – Entro il 29 febbraio il ministero della Salute presenterà al ministero dell’Economia la propria proposta di aggiornamento del Nomenclatore tariffario: l’elenco di ausili e dispositivi medici “passati” dal Sistema sanitario nazionale a persone con patologie e disabilità certificate. Un elenco che risale ormai a oltre 15 anni fa: al 1999 esattamente. Un elenco che comprende, quindi, dispositivi ormai obsoleti, mentre non include le più recenti e ormai diffuse conquiste della tecnologia e dell’ingegneria di settore. Il 29 febbraio è la scadenza prevista dalla Legge di stabilità: visto che proprio nella manovra finanziaria è stato inserito il tema del nomenclatore, accanto a quello dei Lea, i livelli essenziali di assistenza.

Nulla si sa ancora dei contenuti della proposta elaborata dal ministero, ma il sottosegretario De Filippo, rispondendo alcuni mesi fa a un’interrogazione in Senato, anticipava che “sono stati inseriti gli ausili e i dispositivi che l’evoluzione scientifica e tecnologica in materia ha reso disponibili sul mercato del settore, ma che oggi non possono essere prescritti”. Questo è, di fatto, l’obiettivo e l’urgenza dell’atteso aggiornamento.

Disabilità. Nomenclatore

Proprio l’aggiornamento del nomenclatore tariffario era stato indicato come priorità dalla ministra Lorenzin, in un tweet lanciato subito dopo il varo della legge di stabilità in Consiglio dei ministri: “dopo tanti anni finalmente una svolta, 800 milioni finalizzati ai nuovi Lea e al nomenclatore protesici”, aveva scritto, facendo riferimento così anche allo stanziamento dedicato.

Poco meno di due mesi fa, sulla questione del mancato aggiornamento del Nomenclatore era intervenuta l’associazione Luca Coscioni, diffidando il governo e annunciando azioni legali, qualora non avesse provveduto entro 90 giorni. Oggi Filomena Gallo, segretaria dell’associazione, interpellata da Redattore sociale, ci ricorda che “il termine per l'aggiornamento dei Lea e del Nomenclatore (fermi il primo al 2001 e il secondo al 1999) a seguito di diffida inviata dall'associazione Luca Coscioni scade il 10 marzo”. Ci sono stati riscontri alla diffida? “Sì, abbiamo ricevuto una comunicazione dal ministero che ci aggiorna sullo stato dell'arte. Stiamo valutando con i nostri esperti le informazioni che abbiamo ricevuto, ma che comunque non interrompono la prescrizione dei termini per l'aggiornamento dei due atti collegati. Inoltre, nella legge di stabilità il ministro ha annunciato che, per legge, è previsto l'aggiornamento di questi atti annualmente: di fatto rimane un ritardo di 15 anni, visto che ad oggi nessun aggiornamento è stato fatto”. L’associazione sta quindi valutando di “attivare un procedimento giudiziario anche per il danno che i malati subiscono a causa del mancato aggiornamento di Lea e Nomenclatore”. (cl)

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