Dislessia, da settembre ausili per 70 mila studenti
Scuola: ragazzini a scuola con zainetto
La legge introduce strumenti innovativi, ma soprattutto prevede una formazione adeguata dei docenti. “È doveroso da parte del Ministero non solo formare gli insegnanti – ha aggiunto la Gelmini -, ma anche sensibilizzare i dirigenti scolastici affinché vengano predisposti percorsi personalizzati e individuali e ci siano anche gli strumenti adeguati, come la sintesi vocale o sistemi di valutazione differenziati soprattutto per la prova d’inglese, ma non solo. La scuola si deve attrezzare per fare in modo che questa legge venga non solo rispettata, ma anche attuata in tutte le sue parti”. Tra gli interventi anche quelli che riguardano l’università. “Abbiamo sottoscritto un accordo con i presidi di Scienze della formazione per far sì che anche in ambito universitario si tenga conto dei disturbi specifici dell’apprendimento – ha aggiunto il ministro - e quindi anche all’università gli studenti possano essere agevolati”. Altro intervento previsto dalla legge quello dei Cts, 96 centri territoriali di supporto, per cui il Miur ha stanziato tra il 2010 e il 2011 un milione di euro. “Corrispondono ad una volontà di sostenere anche le famiglie – ha spiegato il ministro -, perché spesso non sono state sostenute nella diagnosi dei disturbi. Si è intervenuto tardi, non c’è una corretta informazione e quindi questi centri territoriali sul territorio nazionale hanno la funzione di uno sportello a sostegno degli studenti e delle famiglie per favorire il dialogo con la scuola e gli insegnanti”. (ga)