Dislessia e tecnologia: il tablet in aiuto dei più piccoli
Roma - Un tablet in aiuto di bambini con problemi di dislessia. Una scelta, una intuizione nata a Milano da un papa' esperto di informatica con un figlio dislessico, 'sposata' dalla Asl Roma D che nei mesi scorsi, attraverso 8 Presidi Sanitari Scolastici in 7 istituti del X Municipio, ha avviato un intervento di rete scuola-famiglie-ASL per gli alunni con diagnosi di DSA, varando il progetto 'Un futuro per la dislessia' e avvalendosi di un nuovo ausilio didattico denominato 'EdiTouch'. Dei primi risultati, dopo circa sei mesi di questa sperimentazione, si discute in un Workshop in corso ad Ostia, in programma fino a domani, presso il Salone Riario nell'Episcopio di Ostia Antica. Vi partecipano i principali ricercatori sulla dislessia di universita' italiane e straniere e rappresentanti di aziende sanitarie europee interessate allo scambio di best practices e di nuove tecnologie a supporto dei bambini con questo problema. Tra gli interventi previsti, quello di Musa Awad, presidente dell'associazione medici arabi e consigliere ordine dei medici; professoressa Anna Brancaccio, del Miur. Presente anche Debora Vilasi, coordinamento Presidi Sanitari negli istituti scolastici della Asl Roma D.
"È la prima esperienza italiana di collaborazione tra una organizzazione pubblica e un privato- spiega all'agenzia Dire Claudio Fantini, direttore del dipartimento prevenzione della Asl Roma D- per tentare di validare uno strumento che, a basso costo, serve a dare capacita' a ragazzi dislessici di compensare questa loro difficolta e permettere loro di apprendere e poterli portare ad avere una capacita' identica dei normodotati". Grazie ad una donazione di una fondazione privata, sono stati acquistati "270 tablet: 218 per ragazzi, che sono stati individuati con problemi di dislessia, del restante, 10 sono mantenuti in direzione per eventuali cambi in corsa e altri forniti ad insegnanti e a 8 infermieri che si occupano degli otto presidi".
Di questa sperimentazione fanno parte anche ulteriori 50 ragazzi che usano strumenti compensativi e altri 50 normodotati che a disposizione hanno normali supporti scolastici: "Vogliamo- continua Fantini- vedere se il software agisce in modo positivo sui 218 ragazzi, se da risultati migliori rispetto agli strumenti tradizionali. Finira' a giugno 2014 e i dati finali saranno diffusi nel settembre-ottobre 2014. Dai primi dati che abbiamo a disposizione stanno venendo fuori risultati eclatanti. Inoltre i ragazzi che stanno utilizzando i tablet chiedono ulteriori modifiche, adeguamenti. Siamo partiti con dei tablet di un primo tipo e determinati programmi. Ora dobbiamo sostituirli con tablet piu' potenti. Stiamo affinando man mano il programma stesso basandoci sulla necessita' espressa dai ragazzi". Durante il workshop due giornalisti in erba, due piccoli studenti dell'Istituto comprensivo Via Mar Rosso di Ostia con problemi di apprendimento, realizzano servizi e interviste con i protagonisti, con i relatori. "Secondo il progetto il tablet prevede un utilizzo che deve dare una produzione di elementi didattici- racconta Milena Nari, dirigente scolastico del 'Via Mar Rosso'- Nell'ambito del progetto del nostro giornale d'istituto abbiamo previsto due mini articoli da 200 parole al massimo per raccontare il convegno a chi non e' potuto essere presente. Quindi gli altri allievi (in istituto ce ne sono ben 1.256, ndr) saranno informati sullo svolgimento". I piccoli, una bambina di 12 e uno di 13, con disturbi di apprendimento e dotati anche di 'tesserino' giornalistico, "con grande entusiasmo" lavorano utilizzando i tablet previsti dalla sperimentazione.
Ma come nasce l'idea di un tablet in aiuto di piccoli con problemi di dislessia? L'ausilio nasce da un progetto personale di Marco Iannacone, milanese, padre di un bambino dislessico, informatico nella Societa' Digitally Different. Nell'ottobre 2012 la Direzione del Dipartimento di Prevenzione della RMD, guidata dal dott. Claudio Fantini, e' venuta a conoscenza del progetto tramite Debora Vilasi, Coordinatrice del Servizio di Prevenzione dei Presidi Sanitari Scolastici dell'ASL e anche lei genitore di una bambina dislessica. Grazie al contributo di una Fondazione privata, la Digitally Different ha poi potuto realizzare e consegnare gratuitamente gli 'EdiTouch' ad altrettanti bambini dislessici. Con l'ASL sono stati avviati corsi di formazione per insegnanti, specialisti e genitori, affinche' potessero supportare i ragazzi a scuola e a casa per svolgere le normali attivita' di studio usando questo innovativo strumento didattico.
L'iniziativa ha ricevuto il Premio "Globo Tricolore 2013 alla Didattica", promosso dalla giornalista del TG1 Patrizia Angelini, presidente del progetto "BEST: laboratori e doposcuola per BES/DSA".
(DIRE)