Dislessia, esperienze innovative a confronto
Dislessia lettere alla rinfusa
PERUGIA – “Dislessia: individuazione precoce tra difficoltà e disturbo, azioni di potenziamento durante le prime fasi di apprendimento”. È questo il titolo del convegno nazionale che si terrà a Perugia venerdì 13 dicembre, dalle 8.30, presso la Sala dei Notari. Momento di confronto e di presentazione delle esperienze più innovative e interessanti sul fronte delle difficoltà di apprendimento nei vari gradi di scuola attive oggi in Italia, il convegno ha l'obiettivo di fare il punto a dieci anni di distanza dall'avvio in Umbria delle prime azioni di supporto e ricerca sul fronte dislessia mettendole a confronto con i modelli e le strategie di altre regioni. Uno scenario notevolmente cambiato che, nel corso di pochi anni, ha visto crescere la specializzazione di operatori e insegnanti e del sistema educativo in generale fino ad arrivare all'emanazione di una legge, la 170/2010 (Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico) fortemente voluta dall'Aid (Associazione italiana dislessia) e dalle altre principali associazioni nazionali e che offre tutele e strumenti ai ragazzi con difficoltà di apprendimento.
Quella di venerdì sarà una giornata dedicata ad insegnanti, genitori, operatori sanitari e del settore, organizzata dal Centro Fare, centro specialistico sull'apprendimento, struttura accreditata presso la Regione Umbria e il Servizio sanitario nazionale, con il patrocinio di Regione Umbria, Provincia di Perugia, Comune di Perugia, Usl 1 e 2 dell'Umbria, Ufficio scolastico regionale e le sezioni Aid di Perugia e Terni. Ad aprire i lavori saranno i saluti istituzionali di Carla Casciari, assessore alle Politiche sociali della Regione Umbria e di Aviano Rossi, vicepresidente della Provincia di Perugia. Come spiega Marina Locatelli, direttore del Centro Fare, “presenteremo i numeri, i casi e i risultati del lavoro fatto in Umbria, come Aid e Centro Fare, in collaborazione con istituzioni e servizi, nel corso degli ultimi dieci anni. Una rete di intervento diventata modello che, grazie alla collaborazione di tutti i soggetti (istituzioni, servizi sanitari, associazioni, centri privati e scuola), è riuscita garantire un supporto e una tutela alle famiglie e ai ragazzi dislessici, con risultati notevoli sul fronte del successo scolastico, della diminuzione del numero dei casi di abbandono e del vissuto emotivo da parte dei bambini/ragazzi e delle famiglie”.
L’articolo 3 della legge n. 170 dice che è compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia, attivare interventi tempestivi, idonei ad individuare precocemente le difficoltà di apprendimento. Proprio questo è stato l’orientamento delle formazioni e dei progetti di individuazione precoce svolti in Umbria, regione all’avanguardia per quanto riguarda la prevenzione, grazie ad un importante lavoro di rete tra istituzioni pubbliche e private, che ha promosso progetti mirati nelle scuole.
Tra i temi al centro del convegno (che è ad ingresso libero, con l'iscrizione on line consigliata), i rischi e le opportunità legati all'individuazione precoce e i modelli e gli approcci volti al potenziamento delle abilità di letto scrittura durante le prime fasi di apprendimento. Si parlerà di “Non è mai troppo presto” (un progetto Aid-Fti): dati e riflessioni sul riconoscimento precoce dei Dsa nella scuola primaria, a cura di Roberta Penge, Università di Roma Sapienza, Aid. “E' sempre ora di..”, dati e riflessioni sui bisogni educativi speciali a cura di Sabrina Boarelli, Usr dell’Umbria. Nel pomeriggio ci sarà un focus sul ruolo strategico della competenza osservativa, metodologica e didattica dei docenti per l’individuazione precoce e il potenziamento, a cura di Luciana Ventriglia, docente specializzata in pedagogia clinica, coordinatore di un progetto di Aid Toscana. Altro momento di confronto, sempre nel corso del pomeriggio, sarà l'intervento sulla condivisione delle caratteristiche dei Dsa con i compagni di scuola: la comunicazione di esperienze sarà a cura di Giovanna Lami, Università di Modena e Reggio Emilia, presidente Age Modena Dislessia. Chiuderà il convegno un intervento di Floriana Falcinelli, Università di Perugia, sulle strategie didattiche. (ep)