27 settembre 2013 ore: 18:15
Società

Dislessia, l'inventore di 'Editouch': "Un tablet fa 'figo'"

Roma - "Ho pensato a uno strumento utile anche a chi non ha familiarita' con la tecnologia, perche' bastano pochi tocchi per utilizzarlo. E poi perche' fa 'figo': molti bambini con questi disturbi di apprendimento vedono un pc quasi come una protesi...

Roma - "Ho pensato a uno strumento utile anche a chi non ha familiarita' con la tecnologia, perche' bastano pochi tocchi per utilizzarlo. E poi perche' fa 'figo': molti bambini con questi disturbi di apprendimento vedono un pc quasi come una protesi, quindi come elemento negativo. Hanno un tablet, sono invidiati e non sono visti come 'asini'". Marco Iannacone e' l'ideatore di 'EdiTouch', un tablet con un software realizzato e poi sviluppato in aiuto di bambini con problemi di dislessia e utilizzato da mesi a Roma dalla Asl Roma D per una sperimentazione con oltre 200 piccoli allievi delle scuole del X Municipio. "Nasce tutto come un progetto personale- racconta Iannacone all'agenzia Dire- Quando ho scoperto che mio figlio era dislessico ho cercato di capire cosa fosse questo disturbo. Non sapevo nulla di piu' del termine, ho iniziato a fare ricerche sulla rete, ho parlato con specialisti. Poi ho iniziato ad approfondire".

Da qui l'idea del tablet, sfruttando anche le proprie conoscenze in campo informatico, settore in cui lavora. "Ho avuto questa idea, ho pensato a un tablet convinto che potesse essere lo strumento migliore per un bambino della primaria. Un tablet- racconta- puo' essere piu' intuitivo, gradevole e gradito al piccolo. Sul tablet bastano due tocchi e un libro si apre. Sviluppate le applicazioni, a lui e' piaciuto. Ne ho parlato con gli specialisti che lo seguivano e mi hanno detto che poteva essere un programma utile. Ho anche creato un piccolo comitato scientifico con psicologi e logopedisti".

Iannacone e' di Milano. Attraverso la rete pero' ha diffuso l'idea di cui e' venuta a conoscenza anche Debora Vilasi, coordinatrice del Servizio di Prevenzione dei Presidi Sanitari Scolastici dell'Asl e anche lei con una bambina dislessica. Da qui la sperimentazione a Roma: "Su questo programma ci lavoro di notte- racconta sorridendo- Tengo famiglia e durante il giorno lavoro ad altro. Pero' resta la soddisfazione per questo progetto, per questa idea. Che mi fa ricco dentro". Iannacone ha creato un portale, www.tabletascuola.net, in cui e' possibile vedere un video in cui si spiega la dislessia con dei fumetti oltre all'utilizzo del tablet.

(DIRE)

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