7 ottobre 2016 ore: 15:12
Società

Dispersione scolastica e periferie urbane, il Governo apre alle proposte delle associazioni

Si è tenuto nei giorni scorsi un incontro tra una delegazione delle 45 associazioni italiane e il sottosegretario Davide Faraone. La richiesta è quella di tenere conto delle situazioni differenti che esistono tra una città e l'altra, concentrando l'attenzione sul disagio sociale dei giovani nelle scuole dei quartieri più disagiati
Scuola - banchi vuoti, scuola

PALERMO - 45 associazioni impegnate in Italia in prima linea nelle periferie urbane apprezzano l'apertura mostrata dal Governo nazionale alle proposte presentate da una rappresentanza di operatori e responsabili di organizzazioni del terzo settore. Si tratta di organizzazioni impegnate, come detto, nelle "periferie" d'Italia (in particolare del Sud) sui temi della dispersione scolastica e del contrasto alla povertà educativa. L’incontro con il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone si è tenuto lo scorso 5 ottobre presso il Ministero.

Il tema principale della riunione, anticipata da un documento contenente oltre 40 firme di responsabili e operatori di associazioni educative, è stato il bando “La scuola al centro”, recentemente pubblicato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che stanzia 240 milioni di euro per l’apertura pomeridiana di 6 mila scuole, proponendo ai ragazzi attività di sport, musica e teatro in chiave di contrasto alla dispersione scolastica.
Il confronto è stato su come i minori possano positivamente "Crescere al Sud" e nelle periferie d’Italia avendo adeguate opportunità scolastiche e formative, finalizzate a sostenibili e reali prospettive occupazionali e di cittadinanza attiva. La richiesta delle organizzazioni è quella di tenere conto delle situazioni differenti che esistono tra una città e l'altra, soprattutto concentrando l'attenzione sulle problematiche relative al disagio sociale dei giovani delle scuole dei quartieri più disagiati.

“C'è stata un'ampia apertura da parte del sottosegretario sulle proposte presentate e l'impegno a fissare un nuovo incontro in tempi brevi – scrivono le associazioni - per un confronto collaborativo sulle modalità utili a programmare e pianificare interventi 'ad alta intensità educativa' nelle aree maggiormente esposte alla dispersione scolastica e al fenomeno dei Neet (giovani non impegnati nello studio, nel lavoro e  nella formazione)”.

All'incontro con il sottosegretario hanno partecipato Francesco Di Giovanni del Centro Tau di Palermo; Marco Campione, capo della segreteria del sottosegretario; Francesco Mollace dell'associazione Civitas Solis di Locri e portavoce dell'alleanza Crescere al Sud; Antonella Inverno di Save the Children Italia; Antonio Di Liberto, Dirigente Miur; Cesare Moreno dell'associazione Maestri di Strada; Mila Spicola del Miur e Angelica Viola dell'Associazione Orsa Maggiore di Napoli.
Tra le 45 associazioni, che hanno presentato il documento al Ministero ci sono, in particolare, 20 organizzazioni siciliane, 14 calabresi, 5 campane, 2 pugliesi e 4 realtà che operano a livello interregionale (Cnca, istituto Don Calabria, Centro genitori democratici e consorzio Nova). (set)

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