Dl green pass, Assindatcolf: “Bene la modifica che semplifica i controlli”
L'Aula della Camera ha approvato la questione di fiducia posta dal Governo sul Dl green pass. Con il decreto legge è stato introdotto, in particolare, l'obbligo dell'esibizione della certificazione verde per accedere ai luoghi di lavoro, pubblici e privati, dal 15 ottobre scorso e fino a fine 2021 (in coincidenza con il termine dell'attuale stato di emergenza). Il provvedimento punta, inoltre, al rafforzamento del sistema di screening dei contagi e dispone la proroga dal 30 novembre al 31 dicembre dei prezzi contenuti per i test Covid rapidi (stabilendo l'obbligo, per le farmacie e le strutture sanitarie private autorizzate, di applicare il costo calmierato). Test antigenici rapidi gratuiti invece per i soggetti che non possono ricevere o completare la vaccinazione. E per questo motivo il Dl autorizza per il 2021 la spesa di 115,85 milioni. Con una modifica introdotta dal Senato viene quindi concesso ai lavoratori di consegnare al proprio datore di lavoro il green pass personale, per evitare i relativi controlli per tutto il periodo di validità del certificato.
“Bene la modifica che è stata apportata al Dl Green Pass: prevedere la possibilità che il lavoratore consegni una copia della propria certificazione verde Covid-19 al datore di lavoro rappresenta un’importante semplificazione soprattutto per il settore domestico, dove una larga parte dei titolari dei rapporti sono anziani non autosufficienti e quindi non sempre in grado di gestire un controllo quotidiano tramite dispositivi elettronici di ultima generazione, come implica la lettura di un Qrcode – afferma Andrea Zini, presidente di Assindatcolf (Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico) -. In questa impossibilità il rischio, come da noi più volte evidenziato, era che si eludessero i controlli, con evidente pericolo per la salute pubblica”.
“Per questo – prosegue - siamo molto soddisfatti che siano state recepite le modifiche che abbiamo più volte sollecitato e che renderanno questa norma finalmente davvero applicabile anche al contesto familiare domestico. Una semplificazione che auspicavamo come soluzione alle criticità riscontrate nel settore, di cui c’era necessità e attraverso la quale sarà possibile programmare i controlli nel rispetto delle prescrizioni di legge, tutelando la salute e, al contempo, evitando di incorrere in eventuali sanzioni amministrative”.