24 settembre 2018 ore: 16:10
Immigrazione

Dl Salvini, Legacoopsociali: annullerà il sistema di accoglienza diffusa

Legacoopsociali lancia l’allarme dopo l’approvazione del “decreto sicurezza” e chiede alle istituzioni di approvare un progetto culturale, sociale ed economico che vada nella direzione della promozione umana dei migranti. La presidente nazionale Eleonora Vanni: “Ridurre tutto solo ad attività di sicurezza non aiuta il Paese a progredire"

ROMA – “L’approvazione del “decreto sicurezza” ci preoccupa e impone alcune riflessioni”. Inizia così l’intervento di Legacoopsociali in merito al decreto approvato stamattina in Consiglio dei Ministri, le cui misure, secondo l’associazione, contribuiranno ad annullare il sistema dell’accoglienza diffusa nel nostro Paese. “A marzo 2018 Legacoopsociali, insieme all’Alleanza delle cooperative sociali, ha firmato con il ministero dell’Interno la Carta della buona accoglienza. Ad ispirare quella Carta – scrive Legacoopsociali - è la convinzione che attraverso percorsi di accoglienza diffusa, progetti di inclusione sociale e integrazione lavorativa si possa contribuire nel fornire una risposta concreta e umana al fenomeno delle migrazioni e del loro impatto sul nostro territorio nonché a isolare fenomeni di cattiva gestione e profitto illecito. Questo principio è messo a rischio dal decreto approvato stamattina in Consiglio dei ministri: il raddoppio da 3 a 6 mesi dei tempi di trattenimento nei Centri per il rimpatrio, la forte contrazione del riconoscimento dello status di rifugiato e i progetti di integrazione sociali riservati ai soli titolari di protezione e minori non accompagnati, tempi ancora più lunghi per la cittadinanza alle seconde generazioni”.

“Abbiamo più volte ripetuto – dichiara la presidente nazionale Eleonora Vanni - come siano necessarie verifiche sulla qualità dei percorsi di accoglienza e integrazione, ma annullare nei fatti il sistema dell’accoglienza diffusa realizzata in collaborazione con le amministrazioni locali, della promozione di comunità accoglienti e integrate che può essere testimoniata da numerose buone pratiche e ridurre il tema delle migrazioni umane alla esclusiva attività di sicurezza, pensiamo che non aiuti il progredire di questo nostro paese verso una visione certa e condivisa dei diritti umani di donne e uomini senza distinzione di sesso, razza e religione, come recita la nostra costituzione”.

“Auspichiamo – aggiunge Vanni - quindi che accanto all’attività di controllo svolta sui territori si possa affiancare un progetto culturale, sociale ed anche economico che guardi al futuro e vada nella direzione della promozione umana, nel rispetto delle differenze e dell’accoglienza dei bisogni delle persone italiane o straniere che siano”. Nei prossimi giorni Legacoopsociali entrerà nel dettaglio del decreto e porterà a conoscenza dell’opinione pubblica le buone pratiche di integrazione che le proprie cooperative sociali realizzano nel Paese. 

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