Dl Salvini, Tavolo asilo: “Scelte incomprensibili, chiediamo di essere ascoltati”
ROMA - L’abrogazione del titolo di soggiorno per motivi umanitari rischia di produrre “effetti molto negativi sul territorio e sul Paese, riducendo in modo significativo l’accesso al diritto d’asilo e generando nuova irregolarità”. Ed è poi “incomprensibile la scelta di ridurre sostanzialmente il sistema d’accoglienza pubblico Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), che è l’unico a garantire i percorsi di inclusione sociale con il protagonismo degli enti locali e una piena trasparenza nella gestione dei fondi”. Lo sottolinea in una nota il Tavolo Asilo, riunitosi ieri per analizzare il Decreto Legge “Salvini” approvato dal Consiglio dei Ministri. Il Tavolo, formato da numerose associazioni (A Buon Diritto, Acli, ActionAid, Amnesty International Italia, Arci, Asgi, Caritas Italiana, Focus, Casa dei Diritti Sociali, Centro Astalli, Cir, Comunità di S.Egidio, Cnca, Emergency, Fcei, Médecins du Monde Missione Italia, Medici per i diritti umani, MSF, Oxfam Italia, Senza Confine, del Tavolo Asilo Nazionale) esprime preoccupazione per i contenuti del provvedimento.
“Sono riproposte misure che hanno già dimostrato di essere inefficaci oltre che ingiuste, come l’allungamento della detenzione amministrativa in attesa dell’espulsione, a cui si aggiunge l’introduzione del trattenimento nella fase di primo arrivo - si legge nella nota -. Riteniamo siano molti i profili di violazione della Costituzione, della normativa internazionale e di quella dell’Unione Europea, violazioni che necessitano di un intervento correttivo nelle sedi opportune”. Per questo il Tavolo Asilo chiede di poter intervenire, attraverso le audizioni parlamentari, al processo legislativo per dare un contributo come enti che ogni giorno sul territorio si occupano di tutela del diritto d’asilo e di accoglienza.