29 maggio 2012 ore: 14:58
Società

Don Albanesi: “La Chiesa esiste perché esistono parroci, missionari e preti di periferia”

Intervista del Corriere della Sera al presidente della Comunità di Capodarco, autore del libro “I tre mali della chiesa in Italia”. “C’è uno scollamento pazzesco tra i vertici della Chiesa e la periferia”
Roberto Sollini/Comunità di Capodarco di Fermo Redattore sociale 2009. Don Vinicio Albanesi

don Vinicio Albanesi

CAPODARCO DI FERMO – Il Corriere della Sera ha pubblicato oggi un’intervista a don Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capodarco, dal titolo: “Il prete di comunità: ‘Da lontano vedo una corte di intrighi’”. Considerate le vicende che in queste settimane stanno coinvolgendo la Chiesa romana e lo scenario dipinto dalle cronache, il quotidiano diretto da Ferruccio De Bortoli ha voluto ascoltare il parere di don Albanesi, autore tra l’altro del libro “I tre mali della chiesa in Italia”, pubblicato dalla casa editrice Ancora il 16 maggio scorso.
Nell’articolo, a  firma Alessandra Arachi, don Vinicio sottolinea come la Chiesa debba prendere esempio “dai preti di campagna e di periferia”.
Nell’intuire un “sistema cattivo e feroce che cova rancori, gelosie e maldicenze. Ovvero tutto quello che con la Chiesa ha poco a che spartire”, il presidente della Comunità di Capodarco ricorda anche il discorso fatto da Benedetto XVI ai cardinali nell’ultimo concistoro (“intuiva che la stessa dignità cardinalizia non fosse usata in maniera consona”). E conclude con una esortazione: “C’è uno scollamento pazzesco tra i vertici della Chiesa e la periferia (…). Si deve prendere coscienza che oggi la Chiesa esiste perché esiste questa rete fitta e forte di solidarietà con il popolo. La Chiesa esiste perché ci sono i parroci, i missionari, i preti di campagna e di periferia. Da loro sarà bene prendere esempio”.
Leggi l’intervista completa sul blog di don Vinicio Albanesi.
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