15 novembre 2018 ore: 12:51
Giustizia

Don Milani e il carcere: "l’istruzione degli ultimi" ai Teatri delle Diversità

E’ dedicata alla figura di don Milani la XIX edizione del convegno internazionale promosso dal Teatro Aenigma e dal Coordinamento nazionale Teatro in carcere e che per due giorni vedrà nelle Marche conferenze, incontri, proiezioni e spettacoli. Appuntamento a Urbania il 24 e 25 novembre
I teatri delle diversità - 2018

- URBANIA – “L’istruzione degli ultimi: don Lorenzo Milani e il teatro in carcere”. E’ un titolo che aderisce completamente ai temi più caldi di queste settimane quello che caratterizza la XIX edizione del Convegno Internazionale “I teatri delle diversità” in programma a Urbania il 24 e 25 novembre prossimi. Promosso dal Teatro Aenigma e dal Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Marche, del Comune di Urbania e con il patrocinio dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, l’evento vedrà convergere nelle Marche relatori, operatori esperti e studiosi. Il programma renderà omaggio ai 70 anni di attività dell’Istituto del Teatro Internazionale/ lti-Unesco e propone conferenze, incontri, proiezioni, spettacoli, laboratori e tavole rotonde.

“Abbiamo voluto dedicare quest’anno il Convegno di Urbania alla figura di Don Milani, grazie all’invito rivolto alla Compagnia Voci Erranti che opera stabilmente nella Casa di Reclusione di Saluzzo (Cuneo) con la regia di Grazia Isoardi – spiega il direttore scientifico Vito Minoia -. Lo spettacolo ‘La classe’, da loro realizzato e in programma il 24 sera al teatro Bramante di Urbania, è ispirato all’esperienza del Priore di Barbiana che continua a far discutere e riflettere: insegnare alle classi meno abbienti l’importanza dello studio e della conoscenza per un riscatto umano e sociale. Non poteva esserci analogia migliore con il lavoro delle significative esperienze di teatro in carcere che aderiscono al Coordinamento Nazionale, un’iniziativa che sta facendo crescere in diverse università italiane, a partire dalla storica esperienza di Urbino, la consapevolezza del valore della ricerca personale, sociale e civile attraverso le esperienze di tipo culturale che vedono come protagonisti gli ‘ultimi’”.

I teatri delle diversità - 2018

“Apriremo il convegno – prosegue Minoia - ricordando il valore educativo della figura di Don Milani, proseguiremo con la valorizzazione di buone prassi di teatro in carcere a livello internazionale con l’assegnazione della Terza edizione del Premio Gramsci (ci saranno ospiti da Polonia, Stati Uniti, Grecia) e continueremo a riflettere su Don Milani e il teatro in carcere la domenica mattina quando, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Critici di Teatro ci interrogheremo anche sul possibile sguardo critico di chi si avvicina con sempre più consapevolezza alla visione di una elaborazione artistico educativa (etica ed estetica insieme) realizzata in un carcere. E' la prima volta che giornalisti e critici si confrontano apertamente su un tema che sarà ripreso anche a Firenze nel corso della quinta edizione della Rassegna Nazionale di Teatro in Carcere prevista a metà dicembre”.

Nella prima mattinata della domenica anche un omaggio a Guido Ceronetti, scrittore e marionettista scomparso a inizio settembre all’età di 91 anni, coordinato dal Maestro burattinaio Mariano Dolci, direttore per il teatro Universitario Aenigma della Scuola Sperimentale di Teatro di Animazione Sociale. “Buone prassi” di formazione educativa e civile in primo piano, attraverso il teatro a livello internazionale, con una dedica per i 70 anni dell’Istituto Internazionale del Teatro dell’Unesco che sta valorizzando sempre più il certosino lavoro di cui la Rivista ‘Catarsi-Teatri delle diversità’ si è fatta carico a partire dal 1996. (Teresa Valiani)

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