27 febbraio 2024 ore: 13:58
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Don Nicolini, il ricordo e il cordoglio delle Acli

Sempre attento ai bisogni dei più fragili, è stato assistente nazionale delle Acli dal 2017 al 2022. “Fu avvocato dei miseri e dei poveri, dei migranti, dei marginali”
Acli don Nicolini

ROMA - “Con vivo dolore, abbiamo appreso la notizia della scomparsa di don Giovanni Nicolini, presbitero della Diocesi di Bologna e assistente nazionale delle Acli dal 2017 al 2022”. Così le Acli Nazionali commentano la notizia della scomparsa del sacerdote che, nato a Mantova nel 1940, “condivise le speranze del rinnovamento conciliare nella realtà ecclesiale bolognese, guidata allora dal card. Giacomo Lercaro in stretta collaborazione con mons. Luigi Bettazzi e don Giuseppe Dossetti”, ricordano le Acli.

“Nel ruolo di assistente generale dell’Azione cattolica bolognese e con la responsabilità del Vicariato per la carità, egli fu avvocato dei miseri e dei poveri, dei migranti, dei marginali, interpretando la sua missione di cristiano e di presbitero come inveramento costante del messaggio evangelico nelle pieghe e nelle piaghe della città”, ricordano ancora le Acli.

Qui giunse “in età ormai avanzata e svolse un ruolo discreto e prezioso soprattutto sotto il profilo dell’animazione spirituale e del servizio alla Parola, mettendo al servizio dell’associazione il suo spiccato interesse all’inserimento del Vangelo nella concretezza della storia. Il suo appello costante era alla povertà, intesa soprattutto come povertà dello spirito, per far entrare, come diceva 'tutti nelle ACLI e le ACLI in tutte le piaghe del mondo'. Appassionato ai temi della pace, egli intendeva la sua presenza come prete nelle ACLI come un cammino spirituale scandito sulla costante riflessione sulla vita di Gesù, così come presentata dai Vangeli e sulla responsabilità concreta dei credenti nell’edificazione di una nuova società. Rimarrà nella mente e nel cuore di tutti noi il pellegrinaggio in Terra santa dell’autunno 2019, che egli condusse come viaggio sapienziale nel cuore delle Scritture nei luoghi in cui esse vennero vissute e scritte. Mancherà a noi, mancherà a molti, e la pena del distacco è alleviata solo dalla consapevolezza che ora abbiamo un intercessore in più presso il Signore”.

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