Donne, Puglisi: ai centri antiviolenza quasi mai su input del medico
BOLOGNA - Le donne che arrivano nei rifugi anti-violenza quasi mai lo fanno su indicazione del loro medico o di chi le ha visitate al pronto soccorso. A sollevare il tema, alla vigilia della giornata contro la violenza sulle donne, e' stata oggi la presidente della commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio Francesca Puglisi, esponente Pd. "A me- ha rivelato Puglisi durante in incontro pubblico sull'argomento- ha colpito sentire in commissione d'inchiesta la Casa delle donne di Bologna riferire che delle oltre 500 donne che hanno chiesto aiuto solo cinque siano state segnalate da un pronto soccorso e nessuna da un medico di base". Per questo, secondo Puglisi, occorre insistere sulla "relazione o formazione degli operatori", ambito sul quale "l'Universita' puo' svolgere un grande lavoro".
"Serve una grande collaborazione a livello territoriale sulla prevenzione della violenza alle donne", ha detto ancora la senatrice. Nella prossima legislatura dovra' esserci un ulteriore sforzo perche' "le donne si sentano tranquille a rivolgersi alle istituzioni". Puglisi ha pero' anche dato atto dei miglioramenti fatti dalle forze dell'ordine ("hanno fatto passi avanti straordinari in questi anni") e evidenziato come comunque i crimini contro le donne non accennino a calare. "Il numero degli omicidi crolla, addirittura del 30% in un anno, mentre il numero dei femminicidi resta costante. Calano leggermente gli stupri ma aumentano le denunce per stalking e maltrattamenti in famiglia". (DIRE)