Dopo di noi: la Lombardia finanzierà 600 progetti
MILANO - "Questa legge porta avanti un percorso di risposta all'autonomia e al miglioramento della vita delle persone disabili e delle loro famiglie, superando per la prima volta il concetto di servizio fruitore e ponendo alcuni temi come la compartecipazione. La Regione Lombardia, su 29.000 persone con disabilita' che ha censito in questi mesi, di cui 3.550 individuate come priorita', potra' finanziare con la sua quota del fondo nazionale oltre 600 progetti". Lo ha annunciato stamane Virginio Marchesi, dell'assessorato per l'Inclusione sociale di Regione Lombardia, durante il convegno tenutosi a Milano dal titolo "La legge 112/2016 in Lombardia: risposte e percorsi possibili", nel quale si e' parlato del "Dopo di noi", la norma approvata dal Parlamento un anno fa che introduce il sostegno e l'assistenza alle persone con disabilita' grave dopo la morte dei parenti che li accudiscono. "È arrivato il momento di spostare l'attenzione dalle prestazioni alle abilita' acquisite dalla persona", ha aggiunto Marchesi, sottolineando l'esigenza di passare da una progettazione per obiettivi a una progettazione per le diverse fasi di vita, dal momento che alle singole azioni si sostituisce la prospettiva sul futuro.
Nel corso dell'incontro di stamane e' intervenuto anche il presidente di Confcooperative Milano, Lodi e Monza Brianza, Alberto Cazzulani: "Il tema della disabilita' era un po' sparito dall'ordine del giorno della politica- ha ammonito Cazzulani- ma non era mai sparito dalla vita delle famiglie e delle cooperative. Questa legge e' senza dubbio un passo in avanti, ma ultimamente ci si sta concentrando piu' sulle criticita' che sulle opportunita' che essa prevede". (AGENSIR/DIRE)