Dopo di noi: Lombardia promossa con la sufficienza
MILANO - Lombardia promossa con la sufficienza, ma deve migliorare. È questo, in sintesi, il giudizio della Lega per i diritti delle persone con disabilità (Ledha) sul Piano operativo approvato dal Consiglio regionale in applicazione della legge sul "Dopo di noi". Una sufficienza guadagnata grazie al fatto che la regione si sia mossa con celerità e che ha accolto molto delle proposte espresse dalle associazioni. "Inoltre offre la possibilità di sperimentare nuove forme di abitare, rispettando lo spirito della legge sul Dopo di noi”, sottolinea Alberto Fontana, presidente della Ledha, alla quale aderiscono una trentina di associazioni. Ma la Lombardia deve migliorare perché non ha stanziato fondi, oltre a quelli messi a disposizione dal Ministero del welfare (15 milioni di euro per il 2016 e 6 milioni per il 2017). Ma il punto che maggiormente preoccupa è il fatto che il provvedimento approvato dal Consiglio regionale "sembra escludere le persone con disabilità più complesse, che necessitano di un sostegno maggiore dai percorsi di vita previsti dalla legge sul Dopo di noi”.
"Il nostro auspicio è che questo passaggio venga superato, prevedendo le risorse necessarie, diverse da quelle previste dall’attuale percorso -aggiunge Alberto Fontana-, offrendo anche alle persone con elevati bisogni di sostegno la possibilità di presentare un progetto di vita a casa, personalizzato, in modo da prevenire l’istituzionalizzazione o avviare percorsi di emancipazione non solo dai genitori ma anche, laddove richiesto dall’interessato, dai servizi residenziali". (dp)