Dopo di noi, “una bella legge che libera le famiglie da un incubo”
ROMA – Una legge ”di grande civiltà”, “la firma di una pace coi disabili gravi, con le loro famiglie, con chi è tenuto ai margini da una vita che esalta chi è sano, forte e giovane, per poi scartare chi non ce la fa”: così Mario Marazziti, presidente della commissione Affari sociali alla Camera, plaude all’approvazione finale della norma, dopo un lungo e intenso lavoro di elaborazione e confronto. “La legge sul ‘Dopo di Noi’ è una bella legge, un successo del Parlamento a cui sono felice di avere potuto dare un contributo decisivo. E' una legge che rende l'Italia un Paese più umano e civile. Che toglie angoscia e restituisce il sorriso e tranquillità a migliaia di famiglie”. Questa legge, continua Marazziti, restituisce “un diritto pieno ai disabili gravi e alle loro famiglie. Le famiglie vengono liberate da un incubo: quello di chiedersi 'chi si occuperà del mio caro', di lei o di lui. E' l'universalismo dei diritti sociali che arriva anche per i più deboli della società italiana. Solidarietà e sussidiarietà verticale che si incontrano. Chi è disabile grave ha diritto di essere aiutato anche a 65 anni di età e di non finire in un istituto. Per molti di noi è la battaglia di una vita: superare gli istituti e creare reti di solidarietà". In definitiva, è una legge che “risponde ai bisogni e alle preoccupazioni di tante famiglie italiane e segna una svolta culturale nel nostro paese”.