2 ottobre 2024 ore: 10:27
Giustizia

Dossier Antigone/3. Aumentano i trasferimenti nel carcere per adulti e le custodie cautelari

Sono 27 le ragazze negli Ipm, metà italiane e metà straniere. Calano i ragazzi stranieri, ma raddoppiano gli africani. Il 66% non ha una condanna definitiva
@Antigone Istituto penale per i minorenni di Bari, carcere, carcere minorile

ROMA – Dei 569 presenti in Ipm al 15 settembre, le ragazze sono 27, il 4,6% del totale. Lo si legge nel dossier di Antigone sull’emergenza negli Ipm a un anno dal decreto Caivano, presentato questa mattina a Roma. Dieci di loro sono detenute nella sezione femminile dell’Ipm di Roma Casal del Marmo, 17 nell’Ipm di Pontremoli, unico istituto esclusivamente femminile, mentre resta ancora chiusa la sezione femminile dell’Ipm di Nisida (NA), da tempo utilizzata per ospitare ragazzi in risposta al sovraffollamento degli altri Istituti maschili. Tra le ragazze detenute, 14 sono italiane e 13 straniere (8 provengono da paesi dell’Est Europa, 3 da paesi Nord Africani; e 1 dal Sud America). Le ragazze entrate in IPM nel 2024 sono state in tutto 53, il 6% degli ingressi.

266 i ragazzi stranieri, percentuale in calo rispetto l’inizio dell’anno

Sono 266 i ragazzi e le ragazze stranieri detenuti in Ipm al 15 settembre. Essi rappresentano il 46,7% dei presenti, una percentuale in calo rispetto al 51,2% registrato a metà gennaio. Su 889 ingressi totali avvenuti da inizio anno, il 49% riguarda ragazzi e ragazze stranieri. Di questi, la stragrande maggioranza (78%), proviene da paesi africani. Seguono i ragazzi e provenienti dall’Europa orientale (17%). Il restante 5% proviene da paesi sudamericani e asiatici. A settembre 2019, la provenienza da paesi africani era la metà di quella attuale (39%), mentre la provenienza dall’Est Europa era tre volte quella attuale (52%).

I minorenni reclusi negli ipm sono il 61% dei presenti

I ragazzi e le ragazze minorenni rappresentano oggi il 61% dei presenti negli Ipm. Va ricordato, infatti, che negli Ipm possono esserci anche i ragazzi (tra i 18 e i 25 anni) che hanno commesso il reato da minorenni e hanno raggiunto la maggiore età successivamente. La fascia più rappresentata è quella dei 16 e 17 anni. Ancora più elevata la percentuale dei minori tra le ragazze (63%) e tra gli stranieri (70%), che sono in larga parte giovanissimi. Rispetto agli anni passati la percentuale dei minori è in continua crescita. Erano il 57,3% al 15 settembre 2023, mentre erano esattamente il 50% il 15 settembre 2022. In passato sono stati a lungo di più i ragazzi e le ragazze maggiorenni. Hanno contribuito a questo cambiamento di tendenza la possibilità di trasferire con maggiore facilità i maggiorenni in Istituti per adulti e l’allargamento dell’uso della custodia cautelare per i minorenni, misure entrambe previste dal DL Caivano.

Crescono i trasferimenti in carceri per adulti

ll dl Caivano ha reso più facile il trasferimento dei ragazzi che hanno compiuto la maggiore età a un carcere per adulti, misura troppo spesso applicata per problemi di sovraffollamento o per gestire situazioni problematiche, ma che va a interrompere un percorso educativo magari risalente e rende ben più difficile la reintegrazione sociale del giovane. Tra i motivi di uscita dagli Ipm, nel 2024 sono infatti aumentati, sia in termini assoluti che percentuali, i trasferimenti a strutture per adulti. Questi sono stati infatti 123, ovvero il 15,5% sul totale delle uscite. Erano stati 88 nel 2023 (il 12,7% delle uscite) e 58 nel 2022 (il 9,2% delle uscite).

Il 65,7% è in Ipm senza una condanna definitiva

A metà settembre, tra i 569 ragazzi e ragazze detenuti solo 195 hanno una condanna definitiva (il 34,3%). Degli ingressi in Ipm avvenuti tra gennaio e settembre 2024, 177 sono in forza di una condanna definitiva. Nel 2023, nello stesso lasso di tempo, erano stati 159, una differenza poco significativa. Assai più rilevante è invece la differenza tra gli ingressi avvenuti per una custodia cautelare: 712 tra gennaio e settembre 2024, contro i 605 tra gennaio e settembre 2023. La crescita degli ingressi negli ultimi 12 mesi è fatta dunque quasi interamente di ragazze e ragazzi in misura cautelare.

Continuano i trasferimenti dei minori stranieri non accompagnati negli Ipm di tutta Italia

Sono numerosi i trasferimenti di ragazzi dagli Ipm del Nord a quelli del Centro e del Sud Italia. Si fa ricorso a questa pratica non solo per allontanare chi è coinvolto in eventi critici, ma anche per fare più spazio in Istituti pieni. La scelta di chi trasferire ricade quasi sempre su minori stranieri non accompagnati, considerati più facili da allontanare non avendo famiglie sul territorio. Così facendo – commenta Antigone – si spezzano i legami che il minore ha creato.

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