Droghe: in 50 anni i decessi per overdose sono stati 26.749. Nel 2022 registrate 298 morti
ROMA - Nel corso dell’anno 2022 i decessi per intossicazione acuta da sostanze stupefacenti, rilevati dalle Forze di Polizia o segnalati dalle Prefetture, sono stati 298, valore sovrapponibile a quello dell’anno precedente (296): l’85% ha riguardato uomini e il 13% persone di nazionalità straniera.
Lo si rileva dalla lettura della Relazione al parlamento, dove si sottolinea anche che nell’ultimo anno si osserva un aumento della quota rappresentata dai decessi femminili che dal 10% del 2021 passa al 15%. “Dal 1973, primo anno di rilevazione del Registro Speciale in Italia durante il quale è stato registrato un unico caso di overdose, i decessi per overdose complessivamente rilevati sono stati 26.749: dopo l’elevato numero di eventi letali registrato nel corso degli anni settanta-novanta, si osserva una progressiva e costante diminuzione della mortalità direttamente droga-correlata”, si precisa nella Relazione.
La maggior parte dei decessi (40%) ha riguardato persone di 40-49 anni e il 24% di 50 anni o più; sono invece quasi il 5% i decessi riguardanti giovani con meno di 25 anni. “Negli anni si registra un progressivo decremento della quota di decessi droga-correlati delle persone fino a 44 anni di età, quota che dall’80% del 2012 passa a rappresentare il 55% nell’ultimo anno (-32% circa), a fronte dell’aumento della mortalità per overdose nelle persone di età superiore. L’età media dei deceduti, infatti, è progressivamente aumentata: da 37 anni del 2012 è passata a 42 anni nell’ultimo biennio”.
A livello nazionale nel 2022 si registrano circa 8 decessi per overdose da sostanze stupefacenti ogni milione di residenti di 15-64 anni, valore che risulta ampiamente variabile tra le diverse ripartizioni geografiche: nelle regioni nord-orientali e in quelle centrali, dove sono avvenuti rispettivamente il 30% e il 35% dei decessi, il valore raggiunge i 12 e 14 decessi per milione di residenti, a fronte dei 4 e 5 casi verificatesi nelle regioni meridionali e insulari. Nelle regioni Umbria e Marche il tasso di mortalità acuta droga-correlata supera i 20 casi ogni milione di residenti di 15-64 anni, mentre nelle regioni Lombardia, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia non raggiunge i 5 casi.
Dal 2012 al 2022, le regioni nelle quali si è registrato il più elevato numero di decessi per overdose da sostanze stupefacenti sono state Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Campania, con quote che si attestano intorno al 9-11% per ciascuna area territoriale. Nel corso degli anni 2012-2022, nelle regioni settentrionali si osserva un aumento progressivo della quota di decessi per overdose che dal 32% passa al 45%, aumento che si registra soprattutto nell’ambito della regione Veneto.
L’analisi dei decessi con sostanza nota evidenzia un decremento della mortalità per overdose da oppiacei che dall’80% del 2012 passa al 67% nel 2022: “nonostante l’eroina rimanga la principale sostanza responsabile dei decessi per overdose da oppiacei – si afferma -, nell’ultimo decennio si registra un aumento di quelli metadone-correlati (da 4% a 10%), per i quali si registra il valore massimo nell’anno 2020 (14%)”.
Nel 2022 si osservano poco più di 3 decessi acuti eroina-correlati ogni 1.000.000 di residenti di età compresa tra i 15 e i 64 anni, dato in diminuzione dal 2019. “Sono invece 0,6 i decessi dovuti all’assunzione di metadone ogni 1.000.000 di residenti 15-64enni, valore stabile rispetto all’anno precedente”. Dal 2018 risulta stabile anche il tasso di decessi cocaina-correlati, attestandosi a 1,7-1,8 overdose ogni milione di residenti 15-64enni. Nel 2022, il numero di decessi direttamente correlati al consumo di eroina rapportato alla popolazione residente di 15-64 anni si attesta a circa 3 ogni 1.000.000 di residenti 15-64enni, in diminuzione rispetto agli anni 2017- 2019.
Per quanto riguarda i decessi per overdose da metadone, dopo il picco registrato nell’anno 2020 durante il quale si è verificato 1 decesso ogni milione di residenti 15-64enni, il tasso di mortalità ha raggiunto un valore pari a 0,6 decessi. Il tasso di mortalità cocaina-correlata, che nel 2022 equivale a quasi 2 decessi ogni 1.000.000 di residenti 15-64enni, dopo l’aumento registrato fino al 2018, non evidenzia significative variazioni.
Decessi droga-correlati
Nel 2020 i decessi con causa iniziale droga-correlata sono 309, con un impatto pari a 0,4‰ sui 746.146 decessi avvenuti in Italia nel corso dell’anno, “anno durante il quale si è verificato il più alto numero di decessi per il complesso delle cause mai registrato in Italia dal secondo dopoguerra”, si precisa nella Relazione al Parlamento.
L’86% dei decessi droga-correlati riguarda il genere maschile e l’8% persone di nazionalità straniera. Nel 2020 il tasso di mortalità droga-correlata (standardizzato per età) è di 5 decessi ogni milione di residenti e quello maschile è quasi 6 volte superiore a quello femminile. “Negli anni 2004-2009 il tasso di mortalità droga-correlata si è mantenuto intorno a 6-8 decessi ogni milione di residenti, ed è rimasto inferiore a 4 decessi negli anni 2010-2016 mostrando una tendenza all’aumento negli anni successivi, soprattutto nel genere maschile”.
La scomposizione della mortalità droga-correlata per classe di età mostra un quadro eterogeneo: dal 2004 al 2020 sì è notevolmente ridotta la mortalità nella classe di età dei 25-34 anni e in quella dei 35-44 anni, a fronte dell’aumento registrato nelle classi di età superiori, in particolar modo in quella di età 55-64 anni e, dal 2016, in quella dei giovani 15-24enni.
Nel 12% delle schede di morte con causa iniziale droga-correlata sono riportati gli oppiacei quale causa direttamente responsabile del decesso, similmente a quanto già osservato dal 2015 (la percentuale oscilla tra il 10 e il 14% negli anni). Il consumo di altre sostanze stupefacenti note, diverse dagli oppiacei, è la causa principale del 6% dei decessi droga-correlati, in leggero aumento nel corso dell’ultimo quadriennio, mentre nella maggior parte dei casi (82%) è presente una causa correlata all’assunzione di sostanze psicoattive multiple sconosciute o per le quali non è possibile stabilire quale abbia contribuito maggiormente al decesso.
Cause multiple. Considerando il complesso delle cause riportate nelle schede di mortalità, siano esse causa iniziale o una concausa (cause multiple), nel 2020 i decessi con condizioni droga-correlate sono 748 (+3% rispetto al 2019), l’85% dei quali riguarda il genere maschile (639) e il 6% persone di nazionalità straniera (48 casi). Il tasso di mortalità per cause multiple droga-correlate, standardizzato per età, è progressivamente aumentato: nel 2020 risulta pari a 11 decessi ogni 1.000.000 di residenti, con un aumento del 78% rispetto al 2010, attribuibile all’incremento registrato tra gli uomini (che da 11 passa a 20 casi ogni milione di residenti), a fronte della sostanziale invariabilità dell’impatto della mortalità droga-correlata sulle donne.
Sempre nel 2020, il 14% dei decessi droga-correlati riporta almeno una causa correlata all’utilizzo di oppiacei (con o senza altre sostanze) e l’8% circa di altre sostanze stupefacenti note (senza menzione di oppiacei), percentuale quest’ultima che risulta in aumento nel corso degli anni. Il 79% dei decessi con cause multiple droga-correlate riporta una o più diagnosi correlate all’uso di più sostanze psicoattive o di origine incerta o sconosciuta, quota che mostra una tendenza alla riduzione.
Segnalazioni e reati droga-correlati
Nel 2021 (ultima annualità disponibile) continua l’incremento degli incidenti stradali legati allo stato psicofisico alterato dei conducenti: sul totale degli incidenti stradali, quelli droga-correlati passano da 0,1% del 2001 a 1,4% del 2021, mentre quelli alcol-correlati da 1,2% a 4,9%.
Le violazioni per possesso di sostanze stupefacenti o psicotrope per uso personale (Art.75 DPR n.309/1990) nel corso dell’anno 2022 sono state 32.588, riferite a 30.718 persone, in costante diminuzione dal 2019. Il 93% delle persone segnalate è di genere maschile, il 12% circa è minorenne e il 31% ha tra i 18 e i 24 anni; il 12% è di nazionalità straniera, quota che è aumenta progressivamente nel corso degli anni.
Il 75% delle sostanze riportate nelle segnalazioni riguarda cannabis e derivati, valore che raggiunge il 98% nelle segnalazioni riferite a minorenni e l’80% in quelle a persone straniere.
Il 18% delle sostanze di segnalazione fa riferimento a cocaina/crack, il 5% circa a eroina/oppiacei e poco meno del 2% ad altre sostanze stupefacenti.
Nel 2022 le persone segnalate all’Autorità Giudiziaria per reati penali commessi in violazione del DPR n.309/1990 sono state 26.685, con un decremento del 12% rispetto al 2021, in continuità con l’andamento registrato dal 2019. Il 90% circa delle denunce riguarda il reato di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope (Art.73 DPR n.309/1990) e il 10% quello di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope (Art.74), quote stabili dal 2002.
Il 92% dei denunciati è di genere maschile e il 34% è di nazionalità straniera; il 4% è minorenne, il 34% ha tra i 20 e i 29 anni di età e il 3% ha 60 anni o più.
Il 46% circa delle denunce risulta cocaina/crack correlato, il 40% si riferisce a cannabis e derivati, il 7% a eroina/altri oppiacei, l’1% a sostanze sintetiche e il restante 6% ad altre droghe.
Al 31/12/2022, i procedimenti penali pendenti per Art.73 DPR n.309/1990 (produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope), sono 88.162 e 4.719 sono quelli per Art.74 (associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope), coinvolgendo rispettivamente 180.621 e 46.003 persone. Il 7% dei procedimenti penali pendenti per Art.73 e il 2% di quelli per Art.74 riguardano minorenni.
Nel 2022, le persone condannate con sentenza definitiva per i reati di produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti (Art.73 DPR n.309/1990) o associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti (Art.74 DPR n.309/1990), sono state 11.884, pari al 9% delle persone condannate iscritte nel sistema informativo del Casellario giudiziale.
Il 93% delle persone condannate per reati droga-correlati è di genere maschile e il 63% ha un’età compresa tra i 25 e 54 anni di età; i minorenni corrispondono al 2% e le persone di nazionalità straniera al 38%.
Il 98% delle condanne emesse ha riguardato la violazione dell’Art.73 DPR n.309/1990 e il 2% quello per Art.74, senza variazioni significative nel corso dell’ultimo quinquennio. Negli anni si rileva un allungamento del tempo che intercorre tra la data del reato e la sentenza di condanna definitiva.