Droghe, tornano a crescere i casi di overdose in Europa: 6.800 nel 2014
LISBONA - Tornano a crescere i casi di morte per overdose nell’Unione europea: dopo il picco del 2008 (con circa 8 mila casi) nel 2014 sono almeno 6.800 (più di 7 mila se si considerano anche Turchia e Norvegia), un dato superiore rispetto ai precedenti quattro anni e sono legati principalmente all’eroina. È quanto afferma il nuovo rapporto dell'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (Emcdda) presentato oggi a Lisbona. I dati raccolti dai paesi membri e non solo (sono inclusi anche Norvegia e Turchia), parlano di un lieve aumento rispetto al 2013 anche se, specifica lo stesso rapporto, “occorre cautela nell’interpretare i dati relativi all’overdose, tra cui in particolare il totale cumulativo dell’Ue, per motivi che includono la sistematica omissione delle segnalazioni in alcuni paesi e i ritardi causati dalle procedure di registrazione”.
In Europa, spiega il rapporto, l’overdose continua a essere la principale causa di morte tra i consumatori di stupefacenti e più di tre quarti delle vittime di overdose sono di sesso maschile (78 per cento). Tra il 2006 e il 2014, inoltre, il numero di decessi per overdose è aumentato tra i consumatori più vecchi ma è diminuito tra i giovani. Un dato che “rispecchia l’invecchiamento dei consumatori di oppiacei in Europa - spiega il rapporto -, i quali sono esposti al più elevato rischio di decesso per overdose. Di recente, tuttavia, si è osservato un leggero incremento dei decessi per tale causa segnalati tra i consumatori di età inferiore ai 25 anni in alcuni paesi”. Secondo gli esperti, inoltre, i consumatori di oppiacei in Europa hanno una probabilità di morire da 5 a 10 volte maggiore rispetto ai propri coetanei dello stesso sesso. L’elevato tasso di mortalità tra i consumatori di oppiacei è legato in particolare ai casi di overdose, anche se non sono trascurabili altre cause di decesso indirettamente correlate al consumo di tali sostanze, tra cui infezioni, incidenti, violenza e suicidio.
Per il 2014 il tasso di mortalità per overdose in Europa è stimato in 18,3 decessi per milione di abitanti di età compresa fra 15 e 64 anni. Sono stati segnalati tassi superiori a 40 decessi per milione di abitanti in otto paesi, con i più alti dichiarati in Estonia (113 per milione), Svezia (93 per milione) e Irlanda (71 per milione). I dati raccolti mostrano una percentuale importante di decessi nel Regno Unito (36 per cento) e in Germania (15 per cento), mentre si evidenziano aumenti nei dati più recenti di alcuni paesi che dispongono di sistemi di segnalazione relativamente solidi, tra cui Irlanda, Lituania e Regno Unito. Anche in Svezia i dati sono in aumento, così come in Turchia anche se, spiega il rapporto, l’aumento registrato per quest’ultimo paese può essere dovuto in parte a un miglioramento delle segnalazioni.
Nonostante sia l’eroina la sostanza responsabile della maggior parte dei casi di overdose in Europa, nel rapporto non mancano i dati riguardanti altre sostanze. “Gli stimolanti come cocaina, amfetamine, Mdma e catinoni sono implicati in un numero più ristretto di decessi per overdose in Europa, anche se la loro importanza varia di paese in paese - spiega il rapporto -. Nel Regno Unito (Inghilterra e Galles), i decessi dovuti a cocaina sono aumentati da 169 nel 2013 a 247 nel 2014. In Spagna, dove i decessi correlati al consumo di cocaina si sono stabilizzati da qualche anno, questa droga continua a essere la seconda più segnalata nei decessi per overdose nel 2013 con 236 casi”. (ga)