29 dicembre 2017 ore: 15:54
Salute

Droghe tra gli adolescenti, preoccupa l’avanzata della “spice"

Il rapporto "Espad Italia" sull’uso degli stupefacenti tra gli studenti conferma al primo posto la cannabis, seguita dalla "spice" e dalle nuove sostanze psicoattive (Nps). In crescita l'uso di droga tra le ragazze, seppur con livelli di consumo inferiori ai coetanei maschi. Il documento è coordinato dall’Ifc-Cnr
Spice Droga

ROMA – Uno studente su tre fra i 15 e i 19 anni, il 32,9% poco più di 800 mila, ha utilizzato almeno una sostanza psicoattiva illegale nella sua vita mentre il 25,9% (maschi 30,9%; femmine 20,7%, circa 650mila ragazzi) riferisce di averlo fatto nel corso dell’ultimo anno. La cannabis si conferma al primo posto tra le sostanze più utilizzate, seguita dalla ‘spice’, la cannabis sintetica utilizzata da quasi 300 mila ragazzi e particolarmente reperibile sul web. E’ quanto emerge dallo studio ‘Espad Italia’ (dati 2016) dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ifc-Cnr), che descrive gli scenari e le tendenze presenti fra i giovani nel nostro paese riguardo all’uso delle sostanze stupefacenti e i comportamenti a rischio correlati.

“La cannabis si conferma la sostanza psicoattiva illegale più diffusa – spiega Sabrina Molinaro dell’Ifc-Cnr e coordinatrice dello studio Espad - . Quasi un terzo dei 15-19enni (32,4%, circa 804 mila), l’ha utilizzata almeno una volta nella vita, il 25,8% (circa 640 mila) ne ha fatto uso nell’ultimo anno. Dato confermato anche dalla Relazione al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze dove si rileva che i quantitativi di sostanza sequestrati corrispondono a più del 90 per cento del totale dei sequestri e le segnalazioni per detenzione di cannabis per uso personale rappresentano l’80 per cento dei casi. Al secondo posto per utilizzo tra i giovani studenti troviamo la spice, un cannabinoide sintetico che riproduce gli effetti della cannabis, particolarmente reperibile sul web: ne ha fatto uso l’11% (circa 275 mila ragazzi) almeno una volta nella vita e il 35,5% di questi (circa 98 mila) lo ha fatto 10 volte o più”.

Il predominio della cannabis conferma un dato degli anni precedenti: “Il dato che la spice sia diventata la seconda sostanza più diffusa fra gli studenti è però preoccupante, poiché gli effetti sulla salute non sono ancora ben noti ed è quindi ancor più pericolosa. Nei consumi seguono poi le Nps (New Psychoactive Substance - Nuove sostanze psicoattive), la cocaina, stimolanti e allucinogeni, mentre l’eroina è la sostanza meno diffusa”, conclude la ricercatrice. “Si osserva, inoltre, la diffusione delle Nps quali oppiacei sintetici e catinoni sintetici come mefredone, ketamine, fenetilamine, utilizzate almeno una volta nella vita dal 3,5% degli studenti e quindi diffuse tanto quanto la cocaina o anche più diffuse se si considera l’eroina, utilizzate nella vita rispettivamente dal 3,6 e l’1,5 per cento dei ragazzi. Le nuove droghe sono diffuse anche tra le studentesse: il 2,8% le ha utilizzate almeno una volta nella vita. Quasi 20 mila sono le donne in trattamento presso i Servizi per le dipendenze per uso di oppiacei, cocaina e cannabis e l’universo femminile ha assunto caratteristiche preoccupanti, seppure consumi, denunce e arresti siano a livelli inferiori rispetto a quelli maschili: delle 32.992 persone segnalate all’autorità giudiziaria per reati droga-correlati, il 7% ha riguardato donne e quasi due terzi delle persone segnalate sono giovani adulti di età compresa tra i 20 e i 39 anni”. 

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