Dsa, Aquino (Aid): ''C'è ancora una grande parte di sommerso''
In questa direzione l’associazione ha stilato un protocollo triennale con il Miur e sostenuto dalla Fondazione Telecom Italia dal titolo “A scuola di dislessia”: 16 mila insegnanti sono stati formati, sia grazie alla piattaforma telematica messa a disposizione dal ministero sia con incontri sui territori. Il protocollo è scaduto pochi giorni fa, il 31 maggio, ma se ci fossero nuove risorse, dicono dall’Aid, si potrebbe rinnovare. La formazione ha riguardato finora la scuola primaria e la secondaria, anche se la legge 170 del 2010 (Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico) considera anche la scuola dell’infanzia e l’università (“A volte allievi con Dsa hanno un quoziente intellettivo altissimo, perché non dovrebbero accedere all’università trovando persone preparate e strumenti didattici adatti?”, dice Rossi).
Afferma Giuseppe Aquino commentando i dati recenti del Miur che registrano un incremento delle certificazioni di Dsa: “Con la legge 170 è subentrata maggiore attenzione e formazione in ambito scolastico, e grazie ai percorsi che abbiamo messo in campo come Aid è più facile per i docenti capire i segnali di rischio del disturbo, con il risultato che c’è un invio maggiore ai servizi”. Perché i dati mostrano un aumento delle certificazioni soprattutto alle scuole superiori? Per Aquino “nella primaria c’è sempre stata attenzione, per questo l’aumento si registra soprattutto alle medie e secondarie” che, con i nuovi strumenti a disposizione, si sono fatte più attente. Un incremento fisiologico, dunque, che coincide con un progresso in termini di consapevolezza. (ep)