4 settembre 2014 ore: 14:05
Immigrazione

È il giorno di "Io sto con la sposa": un film sulla libertà di spostarsi

Conferenza stampa e proiezione ufficiale del documentario realizzato grazie al più grande crowdfunding nella storia del cinema. Nel pomeriggio commemorazione sulla spiaggia per i morti in mare. “Una storia di un’amicizia tra chi sogna che il mare non sia più una fossa comune”
I protagonisti di "Io sto con la sposa" al Festival del cinema di Venezia

I protagonisti di "Io sto con la sposa" al Festival del cinema di Venezia

I protagonisti di "Io sto con la sposa" al Festival del cinema di Venezia
I protagonisti di "Io sto con la sposa" al Festival del cinema di Venezia

VENEZIA - E’ il giorno di “Io sto con la sposa” alla Mostra del Cinema di Venezia. Dopo la proiezione di ieri riservata all’industria e alla stampa, oggi finalmente viene svelato il progetto cinematografico che ha incuriosito, fatto riflettere e coinvolto migliaia di persone in 30 paesi. Oggi alle 14.30 (leggi qui la nostra recensione) che racconta il viaggio di cinque palestinesi siriani sbarcati a Lampedusa e diretti in Svezia, accompagnati da un finto corteo nuziale che ha beffato le frontiere di mezza Europa. Non solo un film di “disobbedienza civile”, ma anche “un racconto sull’obbedienza verso quella libertà dell'essere umano di spostarsi, di mettere un passo dopo l'altro nel mondo, in cui noi crediamo fortemente”, ha spiegato durante la conferenza stampa Gabriele Del Grande, regista insieme ad Antonio Augugliaro e Khaled Soliman Al Nassiry. “E’ davvero strano pensare che 18 mesi fa queste cinque persone erano nel mezzo della guerra, un anno fa in fuga e oggi sul red carpet della Mostra del cinema”, ha aggiunto.

Il film, nella sezione Orizzonti - Fuori concorso, rappresenta un prodotto innovativo non solo per il contenuto, ma anche per la modalità di produzione dal basso, grazie al più grande crowdfunding nella storia della cinematografia, che ha coinvolto 2.617 produttori da 30 diversi paesi. La cifra raccolta ha consentito di completare la fase di post produzione e di pagare le attrezzature, ma servirà anche, in caso, a pagare gli avvocati per far fronte a un eventuale processo penale. Perché i tre registi a Venezia di fatto si sono autodenunciati e rischiano 15 anni di carcere e una multa di 15 mila euro ogni persona aiutata, quindi 75 mila euro. “Il crowdfunding ci ha permesso di creare intorno al film una grande comunità di persone che sta con la sposa – ha rassicurato Del Grande  -. Abbiamo anche avvocati che stanno con la sposa, quindi in caso di processo  sappiamo di poter contare su migliaia di persone pronte a difenderci”.

(da sinistra) Gabriele del Grande, Khaled Soliman Al Nassiry e Antonio Augugliaro
I registi nel giorno della presentazione di "Io sto con la sposa"

Augugliaro ha sottolineato che “il messaggio del film non è tanto la meta ma il viaggio: prendere in mano la propria vita e obbedire alla propria legge morale. Ci sembrava giusto farlo e raccontare un’altra ‘estetica della frontiera’, che desse più dignità all’essere umano. Lo riteniamo doveroso visto che stiamo parlando di persone, di vita e di morte”. Soliman, emozionato, ha raccontato la propria vita in Siria: “Sono nato e cresciuto lì, ma i palestinesi sono sempre considerati come ospiti, eppure per me quella è la mia patria. Me ne sono andato perchè per me in Siria non c’era più un orizzonte, un futuro”. Per il regista il vero valore del film è che “dà nome e cognome a quelli che i più considerano solo numeri, nemmeno persone”.

“Non è un film sugli altri, è un film sul ‘noi’ – ha incalzato Del Grande -, è una bella storia di un’amicizia mediterranea tra italiani, palestinesi, siriani che sognano un mondo in cui il mare non sia più una fossa comune. Abbiamo avuto chiara la visione di questo futuro e abbiamo voluto realizzarlo. Il film racconta quant'e bello il mondo che abbiamo vissuto durante quella settimana che è stata magica”.

Presente alla conferenza stampa anche Marco Visalberghi, ceo di DocLab, produttore associato e già produttore di “Sacro Gra”, Leone d’oro lo scorso anno. “Dal punto di vista produttivo questo film è un sogno - ha evidenziato -: sulla rete c'è già un pubblico potenziale pronto a diventare mezzo di propaganda eccezionale”. Il film sarà distribuito dal 9 ottobre – ma forse anche prima – da Cineama: non solo nelle sale, sarà organizzata una serie di proiezioni dal basso. “Cercheremo di crearci noi stessi un pubblico – ha concluso -. Si tratta di un esperimento molto importante che ci offre la preziosa possibilità di uscire dai lacci delle produzioni tradizionali, di uscire dalle logiche dei media che tendono sempre a essere inscatolati, ripiegati su se stessi”. La giornata di “Io sto con la sposa” a Venezia prosegue - dopo il “white carpet” e la proiezione ufficiale - con una commemorazione sulla spiaggia in ricordo delle migliaia di persone che hanno perso la vita in mare. (gig)

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