22 marzo 2024 ore: 12:47
Società

Bologna, lo sportello antidiscriminazioni si allarga

A partire da quest'anno lo Spad coprirà anche le discriminazioni a danno delle persone disabili, oltre a quelle già trattate di origine etnica e religiosa. Inoltre, all'attuale sede al centro Zonarelli, si affiancheranno altri due sportelli al Quartiere Navile e al Porto-Saragozza

Lo Sportello antidiscriminazioni del Comune di Bologna si allarga. Sia dal punto di vista degli spazi sia come temi presi in carico. A partire da quest'anno, infatti, lo Spad coprirà anche le discriminazioni a danno delle persone disabili, oltre a quelle già trattate di origine etnica e religiosa. Inoltre, all'attuale sede al centro Zonarelli, si affiancheranno altri due sportelli al Quartiere Navile e al Porto-Saragozza. Un'ulteriore sede dovrebbe poi aprire a Valsamoggia, primo passo per l'estensione anche in ambito metropolitano. Ad annunciarlo sono la vicesindaca Emily Clancy e la responsabile del Piano metropolitano per l'uguaglianza, Simona Lembi, oggi in conferenza stampa in Comune. Avviato a fine 2021, e giunto al suo secondo anno di attività, lo Spad sarà dunque ampliato per intercettare sempre più casi. "Vogliamo arrivare a coprire tutti i fattori di discriminazione", spiega Clancy. Inoltre, aggiungono i responsabili dello Spad, è necessario accrescere "la consapevolezza" di questi fenomeni e il "coraggio civile" nella cittadinanza, perchè ad oggi il problema più grande è rappresentato dalla sotto-denuncia degli episodi di discriminazione.

"Non ci interessa l'etichetta di essere buoni- afferma Lembi- ma il fatto che le discriminazioni impediscono una piena attuazione della democrazia. Abbiamo bisogno di azioni sistemiche, per rafforzare gli anticorpi contro il razzismo nella società". Dai dati dello Spad emerge, tra l'altro, che oltre un quarto delle discriminazioni segnalate proviene da uffici o dipendenti pubblici. Per questo, affermano Clancy e Lembi, "rafforzeremo le attività di formazione per i dipendenti".

Inoltre, insieme alle comunità migranti "faremo un lavoro per modificare alcuni servizi perchè siano più inclusivi e meno adatti solo a una categoria di persone", a partire da quelli i ambito scolastico. Dalle stesse comunità migranti di Bologna, peraltro, arriva la richiesta di diffondere una maggiore conoscenza della storia dei Paesi di provenienza, come strumento contro le discriminazioni e anche per rafforzare una "difesa emotiva" negli stessi cittadini di origine straniera. "Le persone devono trovare una base di fiducia- spiega Daro Sakho, diversity manager del Comune di Bologna- non è facile andare allo sportello. Ogni volta che si racconta un episodio di discriminazione, la ferita si riapre".

Le attività dello Spad sono state presentate in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale. Ieri, al centro sportivo Bonori, è stato organizzato un torneo di calcio per le comunità di minori stranieri non accompagnati. "Vedere i loro sorrisi è stato già un successo", testimonia l'assessora allo Sport del Comune di Bologna, Roberta Li Calzi. Alla fine delle partite, ai ragazzi è stata anche offerta la possibilità di mangiare insieme, ospitati dalla Rugby Bologna, come terzo tempo e anche in occasione del Ramadan. Dopodomani, domenica 24 marzo, ai Giardini Margherita è in programma invece l'appuntamento 'In movimento contro le discriminazioni' rivolto ai bambini e alle loro famiglie. Il prossimo 6-7 maggio, infine, a Botkyrka in Svezia, la Città metropolitana di Bologna ufficializzerà la propria richiesta di adesione alla Eccar, la 'European coalition of cities against racism' guidata da Benedetto Zacchiroli.

(DIRE)
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