Editoria, Uici: “Una banca delle voci degli autori italiani”
"Non solo, prosegue Barbuto – il formato audio favorisce un allargamento della platea dei fruitori a non vedenti, ipovedenti, anziani, viaggiatori, ma trasmette emozioni nuove, derivanti direttamente dall’ascolto della voce stessa dell’autore con i suoi sentimenti, con le sue inflessioni dialettali, le sue sottolineature dei passaggi più significativi del testo".
È il caso dell’audiolibro di "Ritorno all’Amarina", da poco ristampato nell’edizione cartacea, definito durante la presentazione dal giornalista del Corriere della sera Paolo Fallai "il pagamento gioioso e commosso di un debito emotivo gigantesco". "Per questo - ha detto - il libro è piaciuto subito e piace da Aci Castello a Trieste. Perché è un debito che condividiamo con i nostri padri, le nostre madri, quella straordinaria eredità di fatica, sacrificio, ottimismo che ha permesso la rinascita del nostro Paese dopo il buio del fascismo e la tragedia della guerra. Generazioni che erano innamorate del futuro. E quel futuro eravamo noi bambini". L’ascolto di un brano del libro, dedicato agli aquiloni, ha suscitato emozione e applausi nel numeroso pubblico. "Il fatto che un autore legga il proprio libro - ha sottolineato Katia Caravello, coordinatrice del Centro Libro parlato - accresce il suo fascino. E noi siamo a disposizione, con le nostre articolazioni territoriali, per fare la nostra parte dando consulenza e supporto anche agli editori, soprattutto ai piccoli".
Nel corso della presentazione, condotta da Chiara Gargioli e trasmessa in diretta streaming su Slash Radio Web, il canale radiofonico dell’Uici, Giuseppe Lazzaro Danzuso ha descritto "l’esperienza emotiva di leggere davanti a un microfono una vicenda che è la propria stessa storia, simile a quella di migliaia di ragazzi e bambini della generazione di Carosello, passati dalla preistoria alla fantascienza".