1 agosto 2022 ore: 11:22
Società

Educatori di comunità. Niente più laurea. Ora basta un diploma di scuola superiore

di Chiara Ludovisi
Dopo la decisione della Regione Lombardia che ha eliminato l’obbligo di avere una laurea per diventare professionisti del settore socio – educativo, basta un corso per accedere alla professione. E ci sono buone prospettive di assunzione. La proposta di Aibi
Casa al plurale Casa famiglia

Casa famiglia di Casa al plurale

ROMA - C’è carenza di professionisti nel settore socio educativo in Lombardia. Forse anche per questo la Regione, il 31 maggio scorso, ha approvato all’unanimità un’importante delibera riguardante “le figure professionali socio educative che operano nelle unità d’offerta sociale”. In base a questa, non è più condizione necessaria per poter lavorare in unità d’offerta sociale residenziali e semiresidenziali per minori e persone con disabilità, nonché in unità d’offerta per la prima infanzia, l’aver frequentato un percorso di laurea L-19 (Educatore professionale socio-pedagogico). Lo scrive Ai.Bi Amici dei Bambini in una nota.

Si tratta - afferma Ai.Bi - di un’apertura che mira a ovviare all’annoso problema della carenza d’organico, ma che non può eliminare la necessità di avere operatori socio-pedagogici che abbiano ricevuto un’adeguata e specifica preparazione, così da garantire il migliore servizio possibile all’utenza in un settore tanto delicato. Per preparare i futuri operatori, Faris – Family and Relationship International School, la scuola di relazioni familiari di Ai.Bi., e AIBC Società Cooperativa Sociale propongono, dopo l’estate, un corso online professionalizzante di 70 ore.

Il corso - fa sapere Ai.Bi - si articolerà in quattro moduli e accompagnerà i partecipanti all’esplorazione delle tipologie di servizi in cui un operatore socio-educativo può lavorare (Modulo Servizi), per poi offrire approfondimenti (Modulo Approfondimenti) che garantiranno un’adeguata formazione su alcuni aspetti operativi e culturali di primaria importanza allo svolgimento dell’attività, come le modalità comunicative più congrue da tenere con l’equipe e l’utenza; il funzionamento dell’equipe stessa e i suoi strumenti di lavoro; come mostrarsi adeguatamente assertivi; come gestire rabbia e stress nell’utenza e nell’equipe, ecc.

Il terzo step sarà il Modulo Legale, utile per comprendere le principali implicazioni legislative dell’attività socio-educativa, così da permettere ai futuri operatori di lavorare con maggiore consapevolezza dei propri diritti e doveri, nonché di quelli dei minori e di tutti gli ospiti accolti nelle unità d’offerta.

Infine, il Modulo Lavoro permetterà di ricevere una specifica formazione sia sugli aspetti amministrativi e contrattuali che caratterizzano l’attività in un’unità d’offerta residenziale, sia, a livello molto pratico, su come stendere un Curriculum Vitae che valorizzi al meglio le competenze e le esperienze del futuro operatore, fino alla simulazione di un vero e proprio colloquio di assunzione.

Il corso - specifica Ai.Bi - sarà professionalizzante e permetterà ai partecipanti di inserirsi nel mondo del lavoro. AIBC SCS sarà disponibile a valutare l’inserimento lavorativo dei partecipanti al corso all’interno dei propri servizi (per saperne di più). Chi fosse interessato può scrivere una mail a faris@fondazioneaibi.it così da essere ricevere informazioni ed essere ricontattato nel momento in cui apriranno le iscrizioni.


Aggiornamento del 03/08/22: leggi l'articolo Niente più laurea per gli educatori? Non è proprio così. Unicatt replica ad Aibi per approfondire ulteriormente il tema.

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