Effetto sbarchi, “il Cara di Mineo è al collasso”
© On. Erasmo Palazzotto |
ROMA – Potrebbe ospitare 1.800 persone, ma attualmente ce ne sono oltre 3.500. E’ una situazione esplosiva quella del centro di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) di Mineo, in provincia di Catania, saturo in seguito ai recenti e numerosi sbarchi sulle coste siciliane. A denunciare le condizioni degli immigrati sono le associazioni del territorio, in particolare l’Arci, che segue da mesi l’evolversi della situazione. Secondo l’associazione, all’interno della struttura sarebbero molti i migranti malati, soprattutto affetti da tubercolosi e scabbia. Una situazione aggravata anche dal fatto che “tanti immigrati dormono per terra su materassi di fortuna oppure su cartoni” e “le stanze sono sovraffollate all’inverosimile, sporche e degradate”.
Non mancano anche i problemi di cibo, “scarso” sempre secondo l’Arci. E poi ci sono gli “scontri quotidiani con la polizia e fra i vari gruppi di immigrati”.
Nei giorni scorsi la struttura è stata visitata dal deputato di Sel Erasmo Palazzotto, che ha parlato di “sovraffollamento, condizioni igieniche precarie, isolamento che trasforma la struttura per richiedente asilo in un vero e proprio ghetto”.
Il sovraffollamento della struttura, denunciano il parlamentare di Sel e le varie associazioni, è dovuto principalmente ai “lunghissimi tempi” per ottenere l’asilo politico, che spesso durano oltre un anno. Gli immigrati sono liberi di uscire dal centro, ma Catania dista più di 50 chilometri ed è difficile da raggiungere.