Elezioni, anche il Commercio equo e solidale si appella ai candidati. "Approvate la legge"
ROMA - Mancano meno di 20 giorni alle elezioni politiche e ormai programmi e promesse sono stati fatti e presentati ai cittadini. “Intanto il clima sociale non sembra essere quello di tranquillità e di pacifica convivenza – si legge in una nota delle organizzazioni del commercio equo -, in un paese che sta affrontando molte sfide economiche, sociali e culturali che devono essere superate per poter garantire un futuro più giusto ed equo a tutti e tutte”.
Anche il Commercio Equo e Solidale, così, lancia il proprio appello ai candidati, auspicando che “nella prossima legislatura venga ripreso l'iter di approvazione di una legge - quella sul Commercio Equo- che potrà contribuire non solo alla crescita di imprese che hanno come obiettivo supportare e far crescere modelli di economia sostenibili ed equi ma soprattutto imprese che garantiscono il rispetto dei lavoratori e dei diritti umani e ambientali delle comunità, portando avanti anche attività di informazione educazione e sensibilizzazione”.
Nella nota di Equo Garantito (Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e Solidale, l'associazione di categoria delle organizzazioni di Commercio Equo e Solidale italiane che rappresenta circa 80 soci in tutta Italia), Fairtrade Italia (il consorzio che dal 1994 rappresenta e promuove il Marchio di Certificazione Fairtrade e i valori del Commercio Equo e Solidale certificato sul territorio italiano) e Associazione Botteghe del Mondo, si sottolinea come “il percorso normativo per definire e regolamentare il commercio equo e solidale è stato avviato nel lontano 2006. Dieci anni dopo, nel marzo 2016, la Camera dei Deputati aveva finalmente approvato il testo di legge, ma poi l’iter si è interrotto al Senato e la conclusione anticipata della Legislatura ha vanificato un lavoro virtuoso di intesa fra Istituzioni e organizzazioni della società civile per dotare il nostro Paese – primo in Europa – di una legge ad hoc sul Fair Trade”.
È per questo che le organizzazioni rappresentative del movimento del Fair Trade in Italia chiedono a tutti i candidati “di impegnarsi, se eletti, ad attivarsi per portare a compimento questo lavoro”.
Un impegno preciso e pubblico “affinché venga riattivato il percorso verso l’approvazione della legge sul commercio equo e solidale ed in particolare: revisione e aggiornamento del testo nei primi 100 giorni, veloce calendarizzazione della discussione entro la fine del 2018 e tutto quanto deve essere fatto per l'approvazione entro la metà del 2019”.
“Sappiamo che tutto questo è possibile – concludono le organizzazioni -, ma che ci vuole la volontà politica e una visione di sviluppo più ampia e orientata alla garanzia dei diritti umani per tutti/e. Firmate l'appello e l'auspicio è quello di ricominciare a lavorare insieme presto per ricostruire quel ponte tra cittadini, istituzioni, imprese e organizzazioni della società civile, che possa portare alla definizione di leggi utili e condivise”.