6 giugno 2016 ore: 14:25
Welfare

Elezioni, Bologna: Merola e Borgonzoni a confronto "sull'idea di città che vogliamo"

Ballottaggio: i programmi "sociali". Virginio Merola, sindaco uscente e candidato del centrosinistra, a confronto con Lucia Borgonzoni, candidata della Lega Nord sostenuta dal centrodestra, che ha ottenuto il 22,3% dei voti
Elezioni Bologna 2016
Virginio Merola e Lucia Borgonzoni
Elezioni Bologna - Merola e Borgonzoni

BOLOGNA – “Adesso non è semplicemente Merola contro Borgonzoni, è un referendum sull’idea di città che vogliamo”. Sono le prime parole di Virginio Merola, 61enne sindaco uscente e candidato al secondo mandato per il centrosinistra, che alle amministrative del 5 giugno si è fermato al 39,5% delle preferenze. Nel 2011 era diventato sindaco vincendo le elezioni al primo turno, superando il 50% di un migliaio di voti. Il prossimo 19 giugno dovrà affrontare di nuovo le urne nel ballottaggio contro Lucia Borgonzoni, 39 anni, candidata della Lega Nord sostenuta dal centrodestra, che ha ottenuto il 22,3% dei voti e che a poche ore dal voto dice: “Ora Merola faccia dibattiti veri davanti ai cittadini per discutere le nostre idee di città”. Per questa campagna elettorale entrambi i candidati hanno ascoltato i cittadini: pochi convegni ma banchetti e incontri sul territorio per Borgonzoni, giro per i quartieri, incontri con negozianti e aziende, colazione con i cittadini che hanno inviato proposte per la città per Merola. Ma qual è la città che vogliono i due candidati alla carica di sindaco? Un’idea ce la si può fare confrontando i programmi dei due candidati e guardando le parole scelte: in quello di Borgonzoni troviamo soprattutto sicurezza e lotta al degrado, Merola invece punta su inclusione, partecipazione, multiculturalità.


- Chiusura dell’hub regionale di accoglienza di via Mattei (che definisce “centro di accoglienza clandestini”), chiusura dei campi rom e tollenza zero contro accattonaggio, occupazioni e racket del commercio abusivo. Sono alcune delle proposte di Lucia Borgonzoni, il cui programma elettorale per “riprendersi Bologna”, punta molto sul tema sicurezza per una città senza zone franche di illegalità, spaccio, degrado e pericolo per i cittadini, in particolare donne e anziani. A cui si aggiunge la “priorità ai bolognesi” quando si tratta di aiuti economici, iniziative di sostegno al lavoro e alle giovani coppie, graduatorie dei servizi sociali offerti dal Comune e la valorizzazione delle attività commerciali come presidio contro il degrado.

Una family card metropolitana per raccogliere in un unico strumento le misure a sostegno delle famiglie, progetti di accoglienza diffusa per i migranti da affiancare all’hub di via Mattei, un disability manager in ogni quartiere. Sono alcune delle proposte di Virginio Merola che parla di “welfare di comunità” nel suo programma: housing sociale per affrontare la questione “casa”, un piano comunale contro la povertà, servizio civile comunale per i giovani, opportunità di lavoro per disoccupati e persone in carico ai servizi di bassa soglia, rilancio dell’assistente sociale di territorio per gli anziani, una cucina popolare in ogni quartiere, sostegno alle famiglie come attori delle politiche sociali. Infine, contrasto alle discriminazioni, tutela e promozione dei diritti di cittadinanza delle persone Lgbti. (lp)

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