27 febbraio 2018 ore: 12:49
Ambiente

Elezioni: i partiti rispondono all’appello di Asvis sullo sviluppo sostenibile

Il portavoce Giovannini: “Un’adesione così ampia delle forze politiche alle 10 proposte avanzate è un fatto inedito e questo ci fa ben sperare per una legislatura che metta al centro l’Agenda 2030 e l’impegno a raggiungere i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile”
Sviluppo sostenibile: città giardino - disegno

ROMA - “Nelle scorse settimane ho incontrato i principali partiti e movimenti politici, molti dei quali hanno voluto sottolineare il loro impegno sul tema dello sviluppo sostenibile aderendo alle proposte contenute nel nostro Appello, a partire dall’inserimento nella Costituzione del principio dello sviluppo sostenibile”. Lo afferma con soddisfazione Enrico Giovannini, portavoce dell’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS). Molti dei principali schieramenti politici (Civica Popolare, Forza Italia, Insieme, Liberi e Uguali, Movimento 5 Stelle, Noi per l’Italia, Partito Democratico, +Europa) hanno infatti sottoscritto l’Appello lanciato il 5 febbraio dall’Alleanza (oltre 180 aderenti, la più grande rete di organizzazioni della società civile mai creata in Italia), che in 10 punti descrive le iniziative fondamentali per mettere l’Italia su un sentiero di sostenibilità economica, sociale e ambientale, mantenendo gli impegni assunti in sede Onu nel 2015, con la sottoscrizione dell’Agenda 2030.

“La sottoscrizione di questo appello da parte di così tante forze politiche – prosegue Giovannini – è una risposta importante alle istanze della società civile italiana, che, attraverso l’ASviS, ha scelto l’Agenda 2030 e il raggiungimento dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile come prospettiva comune per il futuro del nostro Paese. Ovviamente, l’Alleanza e i suoi oltre 180 aderenti monitoreranno con attenzione l’attuazione degli impegni sottoscritti, così da far sì che la prossima legislatura metta davvero l’Italia sul sentiero della sostenibilità economica, sociale e ambientale”, aggiunge Giovannini. Alcune delle forze politiche che hanno sottoscritto l’appello hanno voluto indicare, pubblicamente o con un messaggio inviato all’ASviS, anche osservazioni, integrazioni e commenti, disponibili sul sito

Nello specifico, il documento contiene diverse proposte che vanno dal riconoscimento dello sviluppo sostenibile tra i principi fondamentali della Costituzione italiana alla trasformazione del Cipe in “Comitato interministeriale per lo sviluppo sostenibile”, dal rispetto degli Accordi di Parigi per la lotta ai cambiamenti climatici all’istituzione di un intergruppo parlamentare per lo sviluppo sostenibile, dall’aumento dei fondi per l’Assistenza ai paesi in via di sviluppo alla definizione di una Agenda urbana per lo sviluppo sostenibile, dalla creazione di un organismo per le politiche volte a superare le disuguaglianze di genere al coinvolgimento di Regioni e Città nella Strategia di sviluppo sostenibile. “L’Agenda 2030 riconosce che tutte le dimensioni dello sviluppo sostenibile (economica, sociale e ambientale) sono ugualmente importanti. Purtroppo, come dimostrato in varie sedi, anche internazionali, attualmente l’Italia non è su un sentiero di sviluppo sostenibile – si legge nell’appello -. È dunque evidente che la prossima legislatura sarà cruciale per cambiare al più presto direzione, realizzando un duraturo miglioramento delle condizioni economiche, sociali e ambientali del Paese”. 

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