8 febbraio 2018 ore: 16:06
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Elezioni, #Maceratamaipiù: l'appello di Focsiv ai candidati

A meno di un mese dal voto il presidente Gianfranco Cattai, si rivolge ai candidati partendo dai recenti fatti di Macerata. “Il sentimento del razzismo, dell'io diverso da te e contro di te, si coltiva con il tentennamento opportunistico e con la mancanza di fermezza sulle proprie idee”
#maceratamaipiù - appello

ROMA – “Riflettere attentamente su quanto accaduto nei giorni scorsi a Macerata, non si può più vivere in una ‘società dei però’”. A dirlo è Gianfranco Cattai, presidente Focsiv, che a meno di un mese dal voto, con lo slogan #Maceratamaipiù lancia un appello ai candidati alle prossime elezioni politiche. Lo fa a nome dei 25 mila volontari che in questi 46 anni sono partiti con Focsiv per un'esperienza di volontariato in un paese del resto del mondo e delle 82 Ong socie della Federazione. 

Secondo Cattai, oggi, i “però” servono in qualche modo a “giustificare il proprio comportamento ambiguo”. “Si dichiara una posizione politica precisa e poi si aggiunge una frase che apre la porta al cercar consenso, alla legittimazione che 'però' non è errato pensare altrimenti". 

Cattai prosegue: “Il sentimento del razzismo, dell'io diverso da te e contro di te, si coltiva con il tentennamento opportunistico, con la mancanza di fermezza sulle proprie idee e lo strizzare l'occhio, con il non raccontare per 24 ore come si chiamassero i ragazzi colpiti e cosa era accaduto loro. Certo non è semplice costruire società dove l'integrazione sia una normalità. Non è una strada mai facile e va costruita ogni giorno metro dopo metro. Lo sa bene chiunque sia impegnato a dare vita ai tanti progetti di sviluppo umano ovunque nel mondo, è la base imprescindibile per allacciare i fili sociali delle comunità”. Da qui l’appello a coloro che il prossimo 4 marzo concorreranno all’elezione nei rami del Parlamento. 

“Oggi – conclude Cattai - questa nostra esperienza possiamo condividerla con i prossimi rappresentanti politici regionali e nazionali che siederanno nelle Istituzioni della nostra Repubblica. A loro abbiamo lanciato un appello nel quale sono riportate alcune indicazioni su dei temi irrimandabili (politica agricola e di cooperazione, commercio degli armamenti, diritti umani e imprese, Ius Soli, Servizio Civile, disisnvestimento dalle fonti fossili, tassa sulle transazioni finanziarie) da una Agenda politica di un Paese democratico, che nascono proprio dalla nostra decennale vita sul campo. Siamo disponibili a confrontarci, a condividere ed apportare la nostra esperienza affinché questo Paese cresca in modo inclusivo per una pacifica convivenza per tutti”.

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