Elezioni, “per le non autosufficienze, Piano nazionale e fondo fino a 1 miliardo”
ROMA – Due impegni chiari e circoscritti, per garantire alle persone con Sla o altra grave disabilità e alle loro famiglie il diritto a un'assistenza adeguata e ai sostegni necessari: sono quelli indicati alle forze politiche in campo per le prossime elezioni il Comitato 16 novembre, in una lettera appello diffusa in queste ore. Le due richieste sono quelle da sempre portate avanti dall'associazione, con i presidi in piazza e i tavoli di confronto con le istituzioni: un Piano nazionale per le non autosufficienze e risorse adeguate per metterlo in pratica.
Così, anche in occasione dell'ormai imminente appuntamento elettorale, il comitato chiede ai diversi candidati premier di assumersi l'impegno di “definire, entro il 2018, il Piano nazionale per le non autosufficienze con livelli essenziali che contengano, tra gli altri servizi e prestazioni, la garanzia di un assegno di cura dignitoso per le persone con disabilità gravissima da pagarsi direttamente tramite Inps”; e di “aumentare entro il 2020 il Fondo nazionale per la non autosufficienza a 1 miliardo (+250 milioni nel 2019 e +300 milioni nel 2020), per finanziare adeguatamente i suddetti livelli essenziali”.
Richieste che affondano le radici nella storia di battaglie e rivendicazioni dell'associazione e delle famiglie che ne fanno parte: “in tutti questi anni – ricorda il comitato - grazie alle nostre ininterrotte battaglie, tra un presidio e un altro sotto i palazzi del potere, il Fondo non solo è stato ripristinato ma ha superato il suo massimo storico di 400 milioni di euro arrivando a quota 500 milioni nel 2017, di cui 450 strutturali. Come sssociazione non ci siamo limitati a chiedere ed ottenere l’aumento del Fondo, ma abbiamo preteso e ottenuto anche un Tavolo nazionale interministeriale, allargato alle regioni e alle associazioni maggiormente rappresentative, per definire un Piano nazionale per le non autosufficienze. Il Piano – precisa il comitato - deve servire a stabilire i livelli essenziali di assistenza da garantire in tutto il Paese, al fine di superare l’odiosa disuguaglianza territoriale che determina disparità di servizi e prestazioni sociali da nord a sud”.
I risultati dunque non sono mancati: “abbiamo ottenuto tanto – rammenta il comitato – tuttavia siamo ben consapevoli del fatto che le risorse sono ancora troppo poche per garantire livelli minimi di dignità a migliaia di persone non autosufficienti e ai loro familiari”. Di qui l'urgenza dell'appello: “due semplici impegni – conclude il comitato . che per noi rappresentano gli obiettivi di battaglia politica dei prossimi anni”. (cl)