Elezioni, Udu e Rete studenti: ecco le nostre proposte per i candidati
Roma - "'Manuale d'istruzione: per costruire l'istruzione di domani' e' l'insieme di proposte con cui, come Rete degli Studenti Medi e Unione degli Universitari, sfidiamo i candidati alle elezioni politiche del 4 marzo. Rilanciare l'istruzione e' un dovere, una necessita' improcrastinabile: per questo abbiamo deciso di presentare le istruzioni per farlo. Pubblica, accessibile e gratuita, di qualita', riconosciuta, innovativa, inclusiva e democratica: questi sono i sette connotati che l'istruzione di questo paese deve recuperare nei prossimi anni". Cosi' in una nota congiunta, Udu e Rete studenti medi.
"Una delle riforme principali- dichiara Giammarco Manfreda, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi- nonche' dei maggiori vanti dello scorso governo, e' stata quella della scuola. Una riforma che ha martoriato il sistema, che non e' stata capace di risolverne i problemi strutturali. Negli ultimi mesi si e' parlato tanto di alternanza scuola-lavoro, uno strumento utilizzato in modo dannoso e poco incisivo, ma su cui non e' stato fatto un passo indietro. La nostra scuola merita di piu': merita la costruzione di un sistema di diritto allo studio nazionale per i tanti studenti che sono in difficolta', merita strutture finalmente adeguate e sicure, merita una didattica innovativa, merita degli studenti che abbiano la possibilita' di essere protagonisti dei luoghi che vivono tutti i giorni. Non possiamo piu' permetterci un tasso di abbandono scolastico troppo alto, serve ridare valore e centralita' alla scuola".
"La crescita smisurata delle tasse universitarie e le enormi carenze del diritto allo studio- aggiunge Elisa Marchetti, coordinatrice nazionale dell'Unione degli Universitari- hanno reso la nostra universita' tra le piu' elitarie d'Europa. L'universita' e' uno dei capitoli su cui piu' si e' tagliato mentre, negli anni della crisi, il resto d'Europa faceva crescere consistentemente gli investimenti su questa voce. Siamo di fronte ad un sistema martoriato, in cui gli atenei vengono messi in competizione tra loro per accaparrarsi poche briciole di finanziamento, mentre aumenta vertiginosamente il divario tra universita' del Sud e del Nord. Invece che investire nella crescita del sistema, si e' preferito elargire misure spot, a favore di presunte eccellenze, senza che si siano risolti i problemi strutturali del sistema. La rotta va invertita e bisogna farlo subito".
"L'istruzione- concludono i due coordinatori- e' un diritto e per questo deve essere accessibile ad ognuno, ed e' compito dello stato renderlo possibile. Non siamo bamboccioni, vogliamo che le nostre conoscenze siano valorizzate nel mondo del lavoro, vogliamo avere la liberta' di scegliere dove costruire il nostro futuro e non essere costretti ad emigrare. Invitiamo tutti i candidati alle elezioni del 4 marzo a sottoscrivere il nostro documento: vogliamo che la politica si prenda un impegno preciso, che dimostri veramente di voler cambiare le cose e rilanciare l'istruzione del nostro paese". (DIRE)