Parla l’assessore Agnese Ciulla: “In pochissimi hanno risposto al bando per l'accreditamento che mette a disposizione 100 mila euro”. Intanto l’amministrazione sta lavorando per attivare, entro l’anno, un dormitorio per senzatetto con il doppio dei posti di quello attuale
Alessandro Imbriaco/Contrasto
Foto di Alessandro Imbriaco
PALERMO – “Ci stiamo muovendo su tutti i fronti per rispondere ai bisogni di famiglie e di persone che non hanno una casa”. A parlare dell’impegno dell’amministrazione sull’emergenza abitativa è l’assessore comunale alla Cittadinanza sociale di Palermo Agnese Ciulla. “Come amministrazione stiamo facendo il possibile per fronteggiare questa grave emergenza che riguarda tante persone – sottolinea l’assessore Ciulla -. Abbiamo raddoppiato i soldi, rispetto allo scorso anno, sull’accompagnamento all’autonomia abitativa con un budget di 200 mila euro dedicato alle famiglie che hanno bisogno. Poi abbiamo altri 100 mila euro per ricoveri d’urgenza presso strutture accreditate. In pochissimi, però, hanno risposto al bando per l’accreditamento delle strutture. Pur con tutti i limiti ci stiamo provando in tutti i modi, anche lanciando richieste al terzo settore e ad altre strutture ricettive. Recentemente abbiamo chiesto anche al prefetto l’istituzione del tavolo tecnico sul tema e, in occasione di un incontro a Bologna della settimana scorsa, organizzato dall’Anci abbiamo lanciato un appello al governo nazionale”.
Dallo scorso 31 dicembre il comune ha pubblicato l’avviso per l’accreditamento di strutture ricettive (case albergo, locande, B/B., camere in affitto ed alberghi esclusi quelli di prima e seconda categoria) per far fronte, ove necessario, ai ricoveri d'urgenza previsti dal titolo IV del Regolamento interventi abitativi n.287/2005. “L’esperienza di oggi ci porta a dire che di tutti i nuclei familiari che abbiamo inserito in strutture accreditate, soltanto due sono rimasti ancora presso la comunità accreditata mentre le altre sono uscite tutte. Spero quindi che venga sfatata la paura che le famiglie accolte nei centri che si accreditano non vadano più via”.
Altra piaga cittadina acuita dalle temperature fredde della stagione invernale è quella delle centinaia di persone e, tra queste alcune donne e coppie, che la notte dormono in strada in rifugi e ripari di fortuna. “Per quanto riguarda l’accoglienza ed il sostegno dei senzatetto – dice ancora l’assessore -siamo disponibili a incontrare le realtà che si occupano di assistenza notturna a chi dorme in strada per studiare insieme soluzioni possibili idonee a contenere il fenomeno anche con l’idea di avviare un secondo dormitorio. Inoltre agli uffici del servizio sociale chiederò che mi forniscano al più presto un prospetto dei bisogni e degli interventi in strada per sapere con precisione chi, come e quando, per conto del comune, si occupa del fenomeno”.
Secondo l’assessore soltanto avendo una mappa precisa dei bisogni più urgenti si potrà migliorare la risposta nei confronti di chi, ancora dorme in strada, considerato che l’amministrazione paga l’assistenza notturna sei mila euro al mese. “L’obiettivo più grande resta comunque quello di aprire, entro l’anno, un dormitorio con il doppio dei posti letto di quello attuale di piazza della Pace che ne ha, attualmente, 40. Intanto si sta accreditando con la mensa l’Ipab Palagonia che metterà a disposizione 20 posti letto per nuclei familiari in camere da quattro. La mia idea è quella di fare un lavoro sempre più capillare che risponda in più possibile ai bisogni più emergenti della città pur con tutte le difficoltà del caso”. (set)