Emilia-Romagna, ancora 235 sfollati in hotel e strutture. Stranieri più della metà
“Il perché gli stranieri siamo ormai la maggioranza è facile da spiegare – spiega Roberta Fini, coordinatrice degli assistenti sociali a Cento – Si tratta delle persone con meno risorse economiche e di relazione. Molti italiani sono riusciti a sistemarsi attraverso il cosiddetto Cas, il contributo di autonoma sistemazione. Un contributo che viene erogato a chi riesce comunque a trovare una casa in affitto o da amici o in un secondo appartamento fuori dalla provincia di residenza. Com’è facile immaginare gli stranieri in linea generale non possono contare su queste risorse, a volte non hanno i soldi per pagare un ipotetico affitto”. Fini rileva anche un problema legato ai tempi burocratici di Acer, che ha il compito di reperire gli alloggi da assegnare ai senza casa. “I tempi di intervento dell’agenzia a volte sono biblici, spesso poi siamo noi assistenti sociali a segnalare direttamente ad Acer i nominativi dei privati disponibili ad affittare”.
SempRE secondo i dati della Protezione civile sono invece 38.726 le strutture controllate attraverso una valutazione di agibilità post-sismica con scheda Aedes (Agibilità e Danno nell’emergenza sismica). Di questi più di un terzo (il 36%) è immediatamente agibile, il 18% è temporaneamente o parzialmente inagibile, il 36% è stato dichiarato inagibile e il 5% inagibile per rischio esterno, ossia a causa di elementi esterni pericolanti, il cui crollo potrebbe interessare l’edificio. (giovanni stinco)