26 novembre 2024 ore: 15:06
Economia

Emilia-Romagna, la regione destina ai comuni 10 milioni per aiuti agli affitti

Ammonta a 10 milioni di euro il Fondo regionale per l'affitto in Emilia-Romagna per il 2024. Risorse che la Regione ora ha assegnato ai Comuni e alle Unioni dei Comuni capofila dei Distretti socio-sanitari...

BOLOGNA - Ammonta a 10 milioni di euro il Fondo regionale per l'affitto in Emilia-Romagna per il 2024. Risorse che la Regione ora ha assegnato ai Comuni e alle Unioni dei Comuni capofila dei Distretti socio-sanitari. Gli enti locali a loro volta provvederanno a destinare gli aiuti ai cittadini in possesso dei requisiti previsti, come ad esempio un'incidenza del canone di locazione sul reddito annuo non superiore al 25% e da una soglia Isee non superiore agli 8.000 euro. Il contributo può arrivare fino a un massimo di 2.000 euro, in crescita rispetto ai 1.500 euro previsti dal precedente bando. A loro volta i Comuni potranno decidere di integrare le risorse regionali a disposizione per scorrere le graduatorie. In tutto sono 27.706 le domande presentate per accedere ai contributi del bando 2024. Quelle valide, e che dunque entrano in graduatoria, sono 16.006, mentre ai fini del riparto dei 10 milioni della Regione sono state considerate le 13.572 domande di cittadini che rientrano nella soglia dei 6.400 euro di Isee, comune a tutti i distretti.

"Continua l'impegno della Regione a fronte di un'emergenza abitativa in crescita e a un mercato degli affitti che tende ad escludere sempre più persone: famiglie monoreddito, giovani lavoratori, studenti, anziani- sottolinea l'assessora regionale alle Politiche abitative, Barbara Lori- intercettare le situazioni di maggiore bisogno, in accordo con i Comuni, quest'anno abbiamo abbassato la soglia Isee e aumentato l'importo del contributo". Secondo Lori, però, "è evidente che il nostro intervento da solo non basta. Ed è grave la totale assenza del Governo che nel 2022 ha azzerato il Fondo nazionale per l'affitto. Serve un Piano casa degno di questo nome, capace di rispondere a bisogni diversificati a partire dalle situazioni di maggior fragilità ma anche rivolte a lavoratori e studenti". (DIRE)

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