6 marzo 2017 ore: 13:47
Società

Emilia-Romagna, quasi 4 milioni di euro per il contrasto alla violenza di genere

I fondi destinati a gestione centri antiviolenza, apertura di nuove strutture, formazione e contrasto a violenza e discriminazioni. Nascono l’Osservatorio regionale antiviolenza e il Tavolo permanente per le politiche di genere. Petitti (Regione): “Emilia-Romagna modello nazionale contro la violenza di genere”
Violenza contro le donne, donna si difende

BOLOGNA - Per il biennio 2016/2017 la Regione stanzia quasi 4 milioni di euro (derivanti da fondi nazionali e regionali) che saranno destinati alle politiche di genere, al contrasto alla violenza contro le donne, all’istituzione dell’Osservatorio regionale antiviolenza e del Tavolo permanente per le politiche di genere. “L’8 marzo è l’occasione per fare il punto sull’impegno della Regione sui temi legati alle donne, un impegno che ha fatto dell’Emilia-Romagna un modello nazionale – ha detto Emma Petitti, assessore regionale alle Pari opportunità – L’impegno è sia economico, per far vivere la rete fatta da privato sociale, associazionismo e centri antiviolenza, sia politico con nuovi strumenti operativi che diventeranno operativi a breve”. Positivo secondo l’assessore il bilancio del lavoro svolto dalla rete dei Centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna (nel 2016 sono state 3.431 le donne che hanno chiesto aiuto ai centri, 225 quelle ospitate nelle case rifugio). “C’è sempre più consapevolezza da parte delle donne che scelgono di rivolgersi ai centri per uscire da un contesto di violenza e di denunciare – ha continuato Petitti – Importante è far capire che la violenza non è un fatto privato, ma riguarda tutti. È una battaglia culturale”.

I quasi 4 milioni di euro derivano in parte da fondi statali (2,9 milioni) e in parte da stanziamenti regionali (1 milione). Di questi, 1,56 milioni di euro saranno destinati alla gestione dei Centri antiviolenza, oltre 423 mila euro serviranno per l’apertura di nuovi centri, “perché ogni provincia abbia una copertura completa l’obiettivo è un presidio in ogni territorio”, 920 mila euro sono previsti dal Piano straordinario contro la violenza sessuale e saranno destinati a formazione, inserimento lavorativo, autonomia abitativa e rafforzamento dei servizi informativi sul fenomeno della violenza. Confermato anche il bando da 1 milione di euro per sostenere e valorizzare l’attività degli enti locali e il mondo dell’associazionismo.

Per tutelare le donne la Regione sceglie anche di adottare nuovi strumenti: l’Osservatorio regionale antiviolenza servirà a rilevare i dati sul fenomeno della violenza di genere, capire in che modo le donne continuano il percorso e avrà una funzione di supporto alle politiche regionali e il Tavolo permanente per le politiche di genere, a cui partecipano tutti gli attori (associazioni, centri antiviolenza, sindacati, imprenditori) con l’obiettivo di fornire un quadro unitario della dimensione di genere nelle politiche regionali. A questi strumenti si aggiunge anche il Bilancio di genere approvato nei mesi scorsi dalla regione, strumento che riclassifica al femminile il bilancio regionale e analizza 6 settori: lavoro, formazione, conciliazione tra vita e lavoro, salute contrasto alla violenza e promozione della cultura dei genere. L’obiettivo è misurare l’efficacia di progetti, iniziative e politiche regionali sulla quotidianità per ridurre le diseguaglianze.

Le iniziative per l’8 marzo. “Punti di luce. Essere una donna nella shoah” è la mostra allestita dal 7 marzo al 7 aprile presso la sede dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna (viale Aldo Moro 50). Il 7 marzo l’assessore Emma Petitti interverrà a Modena alla tavola rotonda che chiude il convegno “Eguaglianza verso discriminazioni di genere nel lavoro. Quali politiche?” (complesso universitario San Geminiano). L’8 marzo in Regione è in programma la proiezione del docu-film “La terra è rosa. Storie di donne e agricoltura” (Sala XX maggio 2012, Terza torre, viale della Fiera 8). Sempre l’8 marzo in Assemblea legislativa viene presentato il video “Le parole giuste” sull’uso del linguaggio di genere nell’informazione, coprodotto dal Corecom e dall’asociazione di giornaliste Giulia. Su RadioEmiliaRomagna, la web radio della Regione, andrà online uno speciale dedicato alla Festa della donna. “L’8 marzo sarà anche la giornata dello sciopero globale delle donne – ha concluso Petitti – L’ascolto delle donne per noi è quotidiano e questa sarà un’occasione per ascoltare le ragioni dello sciopero”. (lp)

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