Emilia, un anno dopo: le piccole imprese ripartono con il microcredito
BOLOGNA – Due milioni di euro e 80 beneficiari. Sono questi i numeri del progetto di microcredito promosso da Etimos Foundation e MxIT Microcredito per l’Italia, grazie ai 5 milioni di euro messi a disposizione da Renzo Rosso per la popolazione colpita dal terremoto del maggio 2012. Solo nell’ultima settimana l’ammontare complessivo delle erogazioni è aumentato di ulteriori 500 mila euro, permettendo l’accesso a 15 nuovi beneficiari. “Il progetto è un connubio significativo tra innovazione sociale, solidarietà e imprenditoria illuminata – dice Marco Santori, presidente di Etimos Foundation – Il microcredito è un atto di relazione e fiducia che prevede la possibilità di ricevere restituendo, rimette al centro la dignità delle persone e valorizza la progettualità, le capacità dei beneficiari e il loro spirito imprenditoriale. Il nostro modello di intervento si basa sulla collaborazione con tutti i soggetti del territorio, compresi gli istituti di credito: il suo successo dimostra che il nodo dell’accesso al credito si può risolvere”. Grazie al progetto di Etimos, infatti, sottolinea Santori, “abbiamo garantito l’accesso al credito a microimprese, giovani e donne”.
Singoli, famiglie e soprattutto commercianti, artigiani e piccoli imprenditori (in particolare del manifatturiero. Sono loro i beneficiari del progetto di Etimos Foundation. Dei 2 milioni di euro 153 mila sono andati a famiglie e privati (20), 1 milioni e 820 mila euro a micro e piccole imprese (61). Tra queste ultime, significativa la presenza di start up e forme di autoimpiego (oltre il 25%), di attività gestite da donne (oltre il 30%) e da giovani under 35 (oltre il 25%). Sono tutte storie di orgoglio e capacità di riscatto, come quella di Manuela e della sua socia di Mirandola che, grazie al microcredito, hanno potuto riavviare la loro azienda nel settore abbigliamento, o quella di Salvatore che ha riaperto la sua pizzeria da asporto a Concordia, o di Giuseppe e suo figlio che hanno ristrutturato il loro ristorante a San Prospero o di Giovanni che ha realizzato il sogno di gestire un negozio di articoli per la pesca a Limidi di Soliera, vicino a Carpi, o di Sara che ha aperto un ambulatorio ostetrico a Cavezzo. (lp)