7 luglio 2016 ore: 12:48
Immigrazione

Emmanuel, Garante Marche: attivato contatto con l'Ufficio antidiscriminazioni

Il Garante dei diritti, Andrea Nobili, interviene sulla vicenda del giovane nigeriano morto a Fermo. Attivato già da oggi uno stretto contatto con l'Unar, domani la visita alla Comunità di Capodarco con il Presidente del Consiglio regionale Mastrovincenzo: garantire il rispetto dei principi universali di pacifica convivenza sociale
Cristina Girotti Immigrazione. Sposi a San Marco Paludi

Chiniery ed Emmanuel nel giorno del loro matrimonio a San Marco alle Paludi

FERMO - "Questa Autorità di garanzia intende esprimere la più profonda solidarietà  alla moglie di Emmanuel Chidi Namdi  e a tutti coloro che si adoperano nel territorio per favorire l'integrazione e l'inclusione sociale”. Il Garante dei diritti, Andrea Nobili, interviene sulla vicenda del giovane nigeriano morto a Fermo dopo un violento un pestaggio, annunciando che domani farà visita alla Comunità di Capodarco con il Presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, per incontrare alcune realtà del territorio e confermare la vicinanza delle istituzioni in questo particolare momento.

“Ricordando che la Regione Marche - sottolinea Nobili - si è sempre caratterizzata per un impegno significativo sul versante dell'accoglienza e delle politiche volte a favorire l'inclusione sociale, occorre sottolineare che anche la nostra realtà è attraversata da tensioni che richiedono grande attenzione. Questo sta a significare che dobbiamo  rafforzare l’impegno comune e dialogare con le diverse realtà sociali per ribadire l'esigenza di garantire il rispetto dei principi universali di pacifica convivenza sociale”.

Condannando decisamente quanto accaduto, Nobili confida che “le autorità preposte possano arrivare nel più breve tempo possibile all'accertamento dei fatti ed all'individuazione dei responsabili, dimostrando che lo Stato sa rispondere con fermezza a episodi di intolleranza così gravi”. Già da questa mattina il Garante è in stretto contatto con l'Unar, l’ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali operante  presso la presidenza del Consiglio dei Ministri, per l'attivazione di tutti gli interventi che si rendessero necessari. 

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