6 settembre 2021 ore: 14:00
Salute

Emozioni e voglia di futuro: i vincitori del concorso letterario dell’Istituto di Montecatone

di Ambra Notari
Il dolore, la rinascita, la cura, la ricerca. Si è conclusa la prima edizione del concorso rivolto a chi, direttamente o indirettamente, ha vissuto l’esperienza di ricovero nell’ospedale di riabilitazione. Sabato 18 settembre è l’Open Day: tema di quest’anno, lo sport, sulla scia dei successi di Tokyo
Montecatone_premiazione concorso

Un momento della cerimonia di premiazione

IMOLA (Bologna) – Sono 30 i lavori presentati da pazienti, ex pazienti, familiari, operatori, educatori, volontari alla prima edizione del concorso letterario “Sempre io” indetto dall’Istituto di riabilitazione di Montecatone e rivolto a chi ha vissuto direttamente o indirettamente l’esperienza di ricovero in istituto. “Sempre io”, infatti, è il titolo del libro autobiografico scritto da Cristopher Reeve nel 1995, attore famoso per aver interpretato Superman, dopo l’incidente a cavallo che gli ha procurato una grave lesione midollare cervicale. In questo libro, Reeve ripercorre la sua vita intera, ma soprattutto racconta, con dignità e sensibilità, il cammino fisico, emotivo e spirituale che ha percorso dopo l’incidente.

Nelle intenzioni degli organizzatori, il concorso avrebbe dovuto essere suddiviso in quattro sezioni: racconto breve, poesia, fumetto e “zirudèla”, ovvero un componimento in rima, anche attraverso le diverse forme dialettali italiane. “La partecipazione è andata ben oltre le nostre aspetattive. Fumetti, non ne sono arrivati, ed è arrivata una sola ‘zirudela’, in siciliano. Dunque abbiamo deciso di premiare poesie e racconti brevi”, ha spiegato, il giorno della premiazione (domenica 5 settembre, ndr), Claudia Corsolini, coordinatrice del programma Vita indipendente dell’ospedale imolese, programma trasversale promosso per dare attuazione ai principi della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, in un’ottica di umanizzazione delle cure. Con il racconto “Un microcosmo”, Maria Leonilda Martino ha vinto la sezione racconti brevi; mentre “La speranza non muore” di Valeria Luongo è risultata prima classificata nella categoria poesia. Diverse, poi, sono state le menzioni d’onore. A tutti i partecipanti è stato consegnato il libro fotografico che racconta l’attività dell’istituto. “Non è stato facile, per la giuria, assegnare i premi – ha sottolineato Corsolini, nel giardino dell’ospedale –. In ciascun lavoro abbiamo ritrovato emozioni, voglia di futuro, fiducia, speranza. Per questo abbiamo deciso che saranno tutti pubblicati sul nostro sito, a disposizione di tutti”.

L’obiettivo sarebbe quello di caricarli tutti online entro l’Open Day – organizzato da Fondazione Montecatone e Istituto –, in calendario il prossimo 18 settembre. Questa edizione avrà come tema lo sport, in occasione delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokio (tra gli atleti paralimpici di Tokyo 2020 ‘passati’ da Montecatone, Giada Rossi, che con Michela Brunelli ha vinto il bronzo nel tennistavolo; Enza Petrilli, argento nel tiro con l’arco; Stefano Travisani, anche lui argento nel tiro con l’arco misto a squadre con Elisabetta Mijno). Nel pomeriggio, alla presenza di Giancarlo Marocchi, si alterneranno testimonianze di atleti olimpici e paralimpici, musica dal vivo con la “Montecatone Live Band” – composta da pazienti e operatori dell’ospedale – e una sfilata di moda realizzata in collaborazione con Vanity Wheel. Gli istruttori sportivi dell’istituto faranno provare al pubblico diverse discipline, tra cui tiro con l’arco, tiro a segno e tennistavolo. 

Oltre alle attività previste nel programma pomeridiano, quest’anno l’Open Day prevede anche una camminata solidale, “Montecatone nel cuore” per raccogliere fondi a favore delle persone ospitate all’ospedale e i loro familiari. La manifestazione, organizzata con la collaborazione dell’Atletica Sacmi – Avis, del Comune di Imola e della Protezione Civile, partirà alle 9.30 dall’Autodromo di Imola per giungere a Montecatone dopo circa due ore. Alla partenza sarà presente anche Omar Bortolacelli, ex paziente di Montecatone che recentemente, grazie ad un esoscheletro, ha scalato gli ultimi 500 metri del portico di San Luca a Bologna. Il via alla sfilata sarà preceduto dalle handbike di alcuni atleti paralimpici, ex pazienti, che raggiungeranno con i loro mezzi l’ospedale.

Intanto già si pensa al futuro del concorso letterario: “È ormai chiaro che la scrittura, nel percorsi di riabilitazione, può giocare un ruolo cruciale – ha concluso Corsolini –. Scrivere la propria storia aiuta le persone soprattutto nei momenti difficili. Per questo abbiamo promosso un laboratorio di scrittura autobiografica, e tra tutto il personale e i volontari c’è una sempre più spiccata attenzione ad ascoltare le storie condivise. Per l’anno prossimo ci piacerebbe non limitarci alla scrittura, magari aprendo anche a video e foto. Tra le ipotesi c’è anche quella di promuovere un corso di lettura espressiva che possa poi permettere ai partecipanti al concorso di leggere di fronte a tutti i loro elaborati”.

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