29 gennaio 2024 ore: 11:19
Società

Conferenza Italia-Africa. Eritrea democratica:"No a qualsiasi supporto istituzionale al governo eritreo"

Questa la posizione del coordinamento Eritrea democratica, espressa in occasione della conferenza Italia-Africa al Senato. Spunto della comunicazione l'arrivo a Roma di Isaias Afewerki, capo di Stato di Asmara, accolto a Palazzo Madama dal primo ministro Giorgia Meloni

ROMA - "No" a un dialogo di cooperazione internazionale con chi non rispetta i diritti umani: questa la posizione del coordinamento Eritrea democratica, espressa in occasione della conferenza Italia-Africa al Senato. Spunto della comunicazione l'arrivo a Roma di Isaias Afewerki, capo di Stato di Asmara, accolto a Palazzo Madama dal primo ministro Giorgia Meloni.

Il coordinamento, espressione delle comunità di diaspore e rifugiati in Italia, accusa: "La negazione sistematica dei diritti umani in Eritrea da parte del People's Front for Democracy and Justice è una realtà duratura da 30 anni. Il regime ha ignorato elezioni e la Costituzione, instaurando una dittatura responsabile di migliaia di arresti per reati di coscienza, regimi di detenzione disumani e militarizzazione forzata del Paese".

Gli attivisti continuano: "Condanniamo la violazione dei diritti civili e politici, nonché la situazione di povertà estrema causata dal regime; numerosi governi democratici hanno interrotto i rapporti diplomatici per denunciare la violazione sistematica dei diritti umani".

Nella nota si legge ancora: "La diaspora eritrea, costituita in gran parte da fuggitivi, combatte pacificamente per la democrazia e la dignità". Secondo l'associazione, "l'Italia è chiamata a sostenere gli eritrei democratici nella lotta contro la dittatura e la violazione dei diritti umani, respingendo qualsiasi collaborazione istituzionale con il governo eritreo".

Ancora l'associazione: "Rifiutiamo la presenza di rappresentanti della dittatura eritrea in Italia e qualsiasi forma di collaborazione tra gli stati italiano ed eritreo. Esprimiamo un forte no a qualsiasi supporto istituzionale al governo eritreo, responsabile di detenzioni arbitrarie, torture e negazione sistematica della libertà di espressione e religione".

(DIRE)
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