European disability card, Fish: "Entro il 3 dicembre intese con regioni ed enti locali"
ROMA - E’ stato presentato oggi al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali il progetto che porterà anche in Italia, in una spinta a uniformare a livello europeo le politiche per la disabilità, la European disability card. Si tratta essenzialmente di una tessera, utilizzabile in Italia e in tutti gli stati membri, che dovrà permettere alle persone disabili di accedere a servizi gratuiti o a costo ridotto di trasporti, cultura e tempo libero. Musei, cinema, ma anche viabilità e fruibilità delle città, dunque. Tutto nasce dalla Strategia Europea 2010-2020 in materia di disabilità e vi partecipano otto paesi dell'Unione europea. In Italia l’azione nazionale è portata avanti dalla Fish in partenariato con la Fand, le due grandi federazioni di associazioni attive per i diritti delle persone disabili, in collaborazione con il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
"Crediamo che lavorare in sinergia con gli altri Paesi Ue che hanno voluto partecipare al progetto sia un elemento di orgoglio per l'Italia – ha detto Vincenzo Falabella, presidente della Fish – e rappresenti un fattore importante per contribuire alla sfida culturale che abbiamo davanti".
"È indispensabile operare ogni sforzo – ha aggiunto Roberto Romeo, vicepresidente della Fand - perché le persone con disabilità abbiano le medesime possibilità e occasioni di tutti gli altri cittadini in ogni aspetto della propria vita inclusi il pieno accesso ai trasporti, alla cultura e al tempo libero, in un'ottica di piena inclusione e partecipazione”.
"L'impegno dell'Italia nel progetto della disability card poggia sull'esigenza di lavorare in maniera sempre più incisiva sul tema della piena inclusione delle persone con disabilità nella nostra società - ha dichiarato il sottosegretario al welfare Franca Biondelli -. Intendiamo dare il nostro contributo assieme agli altri Paesi che partecipano al progetto – ha continuato – perché il godimento dei diritti richiamati dalla Convenzione Onu delle persone con disabilità parte anche dai tanti aspetti della vita quotidiana come spostarsi e viaggiare, andare ad un museo, al cinema o allo stadio".
Quali, in concreto, le azioni da mettere subito in campo? “Non dimentichiamo che, quando parliamo di trasporti, sono direttamente coinvolti e interessati gli enti locali. Ebbene, contiamo di iniziare subito a coinvolgere Regioni e enti locali per arrivare magari al 3 dicembre (data della Giornata internazionale dei diritti delle persone disabili, ndr) già con bozze di protocolli d’intesa”. (ep)