Eutanasia, malato di Sla scrive alla Boldrini: non riprenderò le cure
Roma - "Mi hai chiesto di avere fiducia nelle istituzioni e di riprendere le cure per la Sla" ma "non riesco ad avere fiducia nella grande maggioranza dei capigruppo quando, da 25 mesi, hanno dimostrato completa indifferenza a tematiche che riguardano il fine vita, un argomento che dovrebbe essere trattato con un rispetto laico e con sensibilita' verso coloro che soffrono una condizione disumana". Cio' detto, visto che in Parlamento non si sblocca la legge sul fine vita, "non riprendero' le cure specifiche per la Sla". Lo scrive, in una lettera indirizzata alla presidente della Camera Laura Boldrini, Massimo 'Max' Fanelli di Senigallia, malato di Sla, sclerosi laterale amiotrofica, che ha scelto la rete per la sua personale battaglia a favore dell'eutanasia.
Max Fanelli aveva rivolto un appello a Boldrini dicendo che avrebbe sospeso le cure per la Sla finche' il Parlamento non avesse esaminato il ddl sul fine vita e sul testamento biologico, tema sollevato in conferenza dei capigruppo alla Camera da Sel la scorsa settimana." La tua sensibilità alle tematiche sociali e sui diritti civili e'' nota, cosi'' come la tua serieta'' e rigorosita'' come presidente della Camera e'' sotto gli occhi di tutti", scrive Massimo ''Max'' Fanelli, "so che stiamo dalla stessa parte" ma "non riprendero'' le cure". Non lo fara'' "per sfiducia in capigruppo che "rappresentano parlamentari e vengono consigliati da politici che si presentano per motivare o criticare le leggi in discussione con una spigola in tasca, o facendo le bollicine, o con 82 milioni di emndamenti", dice Fanelli, e che "con comportamenti, anche simbolici nonche'' violenti che contrastano totalmente con i principi educativi che cerchiamo di insegnare ai nostri figli e nipoti con l''aiuto delle scuole primarie". Capigruppo, rincara la dose Fanelli, "stimolati o guidati da leader che giustificano la loro ideologia contraria lal''eutanasia, supponendo una possibile gravidanza di Eluana Englaro", per non parlare "dell''influenza della chiesa nelle tematiche sociali e dei diritti civili come ora per le unioni civili".
Cio'' detto, "la mia vita e'' segnata" dalla diffusione "irreversibile" della malattia, prosegue Massimo ''Max'' Fanelli, malato di Sla nella lettera alla presidente della Camera Laura Boldrini, quindi visto che e'' "destinata a concludersi con un fine vita che non so se mi premiera'' avvolegendomi senza o con quanto dolore", lasciare "questa vita una settimana o un mese prima per la sospensione delle cure" in queste condizioni "non e'' un dramma". Un "fine vita", quindi, che "dedico a coloro che ostacolano questo processo democratico, per pergiudizio, acquiescenza o inerzia", aggiunge Max Fanelli. Infine, "continuero'' a lottare proprio perche'' ho fiducia nelle istituzioni e nei cittadini italiani che stanno mostrando di essere piu'' maturi del legislatore, ma sono disposto anche ad interrompere l''alimentazione forzata qualora ce ne fosse bisogno".(DIRE)