6 febbraio 2015 ore: 15:14
Non profit

Expo delle idee, è polemica: "Gran parte del terzo settore non invitato"

Domani a Milano l’evento che dà ufficialmente il via all’Expo di Milano, alla presenza del premier Matteo Renzi. Ma la rete delle ong non invitata a prendere parte ai 40 tavoli che vedranno protagoniste circa 500 persone. Cattai “Caos organizzativo ma anche poca attenzione verso soggetti che potevano dare importanti contributi”
Expo, cartello in piazza del duomo a Milano

- ROMA - “Sono alquanto sorpreso come coordinatore della consulta Affari europei ed internazionali del Forum Nazionale del Terzo settore di constatare che gli organismi nazionali delle tre reti delle ong italiane, Aoi, Cini e Link, non siano stati invitati a far parte dei 40 tavoli (500 persone) dell’Expo delle idee, l’evento che si svolge domani a Milano in preparazione dell’Expo”. Esprime così il suo rammarico il presidente di Focsiv Ginfranco Cattai, estromesso dall’appuntamento che domani, di fatto, apre l’Expo di Milano, e a cui prenderanno parte oltre al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, i ministri: Stefania Giannini (Istruzione), Andrea Orlando (Giustizia), Maurizio Lupi (Infrastrutture), Maurizio Martina (Politiche Agricole), Federica Guidi (Sviluppo Economico), Gian Luca Galletti (Ambiente) e il viceministro Lapo Pistelli (Esteri). Tra i rappresentanti della società civile: il portavoce del Forum Terzo settore Pietro Barbieri e la fondazione Triulza, ma a mancare è una fetta consistente di organizzazioni, come tutta la rete delle ong.  

“Sono convinto che il problema risieda in un caos organizzativo, ma anche nella forte centralità milanese e lombarda che sta assumendo l’evento. Sappiamo che sarà presente Pietro Barbieri e che ci sarà anche la Fondazione Triulza a rappresentare tutti noi, ma questa assenza di realtà importanti nel mondo della cooperazione non possiamo non leggerla come una  scarsa attenzione verso persone che potrebbero dare dei contributi sostanziali al tema al centro dell’Expo. Non si tratta quindi di fare i preziosi e voler esserci a tutti i costi, ma nel ruolo di responsabilità che mi ritrovo ho il dovere di garantire una rappresentatività alle varie soggettività, e in questo caso non posso che constatare una  mancanza rappresentazione”.  

Cattai ricorda che l’Expo è un tema seguito dalla Consulta, tramite  Maurizio Gubbiotti di  Legambiente.  “Io stesso mi sono adoperato perché nell’ambito del Coordinamento del Forum venisse assunta una posizione che il portavoce potesse poi presentare nei vari ambiti di sua presenza – spiega. In un documento in 12 punti sono stati infatti elencate le "ricette del terzo settore" per una nuova politica in materia di sicurezza alimentare. Tra i punti principali: il problema della fame e dello spreco alimentare; la redistribuzione del cibo all’interno dei paesi per creare nuove democrazie alimentari; il diritto alla terra; il potenziamento della filiera corta; la riduzione di emissioni di carbonio e l’agricoltura familiare come custode della biodiversità.

 “Non posso, infine, tralasciare il fatto che la Focsiv, per citare un caso preciso, è co-promotore insieme a Caritas Italiana con altri trenta soggetti italiani, della Campagna “Cibo per Tutti” e che in data 4 dicembre, sempre Focsiv, ha lanciato un’iniziativa insieme a Coldiretti d’intesa con il Ministero dell’Agricoltura sulla agricoltura famigliare – conclude – e a fronte di questo come è possibile che la Focsiv ed i suoi organismi neppure vengano invitati?”.  (ec)

 

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